Quel pane che ci unisce
Domenica 2 ottobre, nel Duomo di Mirandola, la Veglia di preghiera con “animazione artistica” nel Tempo del Creato
Sarà il Duomo di Santa Maria Maggiore a Mirandola ad ospitare domenica 2 ottobre la seconda delle iniziative diocesane – dopo la mostra fotografica “Emozioni per generare il cambiamento” in Sant’Ignazio – in occasione del Tempo del Creato. Un mese, dal 1° settembre, Giornata mondiale per la custodia del creato, al 4 ottobre, festa di San Francesco, che la Chiesa invita a celebrare pregando e soffermandosi a riflettere sulla cura della “casa comune” – la madre terra e le sue creature -, con particolare riferimento all’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco, e sulle questioni ad essa legate, realtà che oggi sempre più si intrecciano con la vita delle persone, le migrazioni, la pace. Alle 16.30, si terrà dunque la Veglia di preghiera dal titolo “Prese il pane, rese grazie”, presieduta dal Vicario generale, monsignor Gildo Manicardi, e organizzata dall’Ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro e custodia del creato e dall’Ufficio per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso, dalla Migrantes interdiocesana Carpi-Modena e dalle Aggregazioni laicali della Diocesi di Carpi.
Dall’arte la riflessione sull’ “ecologia integrale”
“Accogliendo le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana, il titolo della Veglia si collega idealmente al tema del recente Congresso Eucaristico Nazionale di Matera, ‘Torniamo al gusto del pane’ – spiega don Carlo Bellini, vicario episcopale per la pastorale e l’evangelizzazione -. Ecco allora come ‘veicolo’ per la nostra riflessione alla Veglia il pane, la cui produzione è frutto dei doni del creato, oltre che del lavoro dell’uomo, e che ha una grande ricchezza di significati biblici, dall’Antico Testamento fino ad arrivare all’Eucaristia”.
Una novità per l’evento del 2 ottobre sarà l’animazione artistica, sempre secondo quanto proposto dalla Cei. “Saranno proiettate una serie di immagini di opere d’arte che hanno per tema il pane, accompagnate dalla lettura di brani esplicativi e da alcuni canti – prosegue don Bellini -. Interessante notare la scelta di questi quadri, che unisce autori e luoghi celeberrimi, quali Leonardo e Giacomo Ceruti o il Duomo di Monreale in Sicilia, con dipinti meno noti ma di grande suggestione, fra cui, su tutti, ‘Il piccolo mendicante’ del cosiddetto Maestro della tela di jeans, pittore anonimo attivo in Lombardia nella seconda metà del Seicento”.
Una novità: la scelta di Mirandola
Ulteriore novità di quest’anno è la decisione di organizzare la Veglia diocesana – tradizionalmente legata, in passato, alla chiesa di Santa Chiara a Carpi – a Mirandola. “Proseguendo sulla scia dello scorso anno, quando la Veglia si tenne nella chiesa nuova della Santissima Trinità a Cibeno per avere a disposizione uno spazio più grande e favorire una più ampia partecipazione – osserva don Bellini -, abbiamo scelto stavolta il Duomo di Mirandola. Questo, visto che gli altri due eventi per la Giornata del Creato, la mostra fotografica e il film, sono stati previsti a Carpi, ci permette nel contempo – sottolinea – di coinvolgere nell’iniziativa anche la zona della Diocesi che ha come centro di primaria importanza Mirandola. La parrocchia di Santa Maria Maggiore ha accolto con disponibilità la proposta e collaborerà concretamente all’organizzazione”.
Coinvolgimento più ampio e gesto di sostenibilità
Un più largo coinvolgimento che si è cercato di estendere anche nei riguardi della cittadinanza di Carpi, per così dire, uscendo dalle parrocchie per far conoscere il cammino che la comunità ecclesiale sta portando aventi su tematiche, quali quelle che si possono riassumere nell’espressione “ecologia integrale” coniata da Papa Francesco, che interpellano tutti in maniera trasversale. E’ così che grazie ad alcuni volontari, il depliant con il programma diocesano per il Tempo del Creato è stato distribuito nei giorni del festivalfilosofia e diffuso in vari luoghi di aggregazione e attività commerciali.
Non poteva, poi, mancare una scelta concreta di sostenibilità: con l’intento di ridurre l’uso di carta, il libretto con le immagini e i testi per la Veglia del 2 ottobre è stato reso scaricabile sul sito diocesicarpi.it. In tal modo, chi vorrà partecipare all’iniziativa potrà stamparlo direttamente o seguire il testo tramite il cellullare.
Dimensione ecumenica di fraternità
Infine, ma non certo, da ultima, la connotazione ecumenica della celebrazione del Tempo del creato. “Nel 1989 il Patriarca di Costantinopoli Dimitrios I proclamava il 1° settembre Giornata di preghiera per il creato per gli ortodossi – spiega don Bellini -. Successivamente, il Consiglio Ecumenico delle Chiese (WCC) ha prolungato la celebrazione fino al 4 ottobre, giorno di San Francesco d’Assisi. Da parte sua, nel 2015 Papa Francesco ha ufficializzato il Tempo del Creato per la Chiesa Cattolica Romana. Negli anni scorsi, nella nostra Diocesi, la Veglia di preghiera ha visto la partecipazione dei pastori e dei rappresentanti delle diverse confessioni cristiane presenti sul territorio. Anche questa volta, quindi, l’invito è stato loro rivolto, in particolare alle comunità ortodosse e a quella pentecostale”. Una Veglia, insomma, tutta da “vedere”, attraverso la contemplazione dell’arte, ma anche da vivere nella preghiera al Padre e nella tessitura di legami di fraternità e di amicizia sempre più saldi, come si fa quando, appunto, quando ci si ritrova a tavola per condividere il pane.