Quale Italia sarà quella del post votazioni?
Le elezioni si avvicinano e la campagna elettorale imperversa: sei candidati locali a Camera e Senato presentato le loro priorità.
di Maria Silvia Cabri
Mentre la data delle votazioni politiche si avvicina (domenica 25 settembre), la campagna elettorale non molla la presa, si moltiplicano gli incontri, le conferenze stampa, le visite ai territori e anche i sondaggi. Dopo sarà “buio elettorale” fino alle votazioni. Salvo ribaltoni inattesi, il vantaggio del centrodestra non sembra essere in discussione. Con l’attuale legge elettorale, in termini di seggi, avere anche “solo” 15 punti di vantaggio a livello nazionale, con un terzo di uninominale secco, significa ampia maggioranza alla Camera e al Senato. Alcuni dei candidati del territorio, destra, sinistra, Terzo polo, e M5Stelle, sono intervenuti per presentare i tre fondamentali punti del loro programma elettorale. Le priorità si concentrano su temi comuni: sanità, nuovo ospedale, economia, lavoro, scuola, famiglia, giovani. Promesse vere o solo slogan?
Andrea De Maria Pd (Camera, Uninominale 07 Carpi)
“Il primo punto riguarda l’economia. Nello specifico, Carpi ha un distretto del tessile-abbigliamento molto importante, che traina spesso anche l’intero Paese. Intendo portare in Parlamento le priorità di questo territorio: ho lavorato con gli amministratori locali e con l’assessore regionale Colla e stiamo presentando un progetto per un finanziamento nazionale per il distretto del tessile-abbigliamento di Carpi e per il Centergross di Bologna, peraltro due realtà tra loro molto collegate. In altre aree del Paese, in particolare a Prato e Biella, questo finanziamento nazionale c’è stato e deve esserci assolutamente anche per Carpi, finanziando un patto d’area costruito insieme alla Regione ed altri enti per almeno 10 milioni di euro.
Il mio impegno, se sarò eletto, sarà portare questa proposta in Parlamento. Altro tema delicato è quello della sicurezza: parlando con il sindaco Bellelli e l’amministrazione comunale è emersa la necessità di rafforzare gli organici e le forze dell’ordine in modo da avere a Carpi un Commissariato di secondo livello adeguato alle necessità di questa città così importante. Inoltre, in generale reputo necessari due tipi di iniziative: certamente il presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine, ma anche una legislazione più efficace.
Ho presentato una proposta di legge per rendere più efficace il contrasto allo spaccio della droga. Al tempo stesso coesione sociale che insieme all’associazionismo, può unire le comunità, elemento altrettanto importante che reprimere i reati. Occorre muoversi in tutte e due le direzioni. Infine la sanità: la regione ha promesso un’accelerazione in merito al nuovo ospedale e al tempo stesso occorre, nel frattempo, rafforzare l’attuale Ramazzini, a livello di organico e di strutture”.
Giampiero Veronesi, Azione-Italia Viva (Camera, Uninominale 07 Carpi)
“Al vertice delle mie priorità c’è la sanità, specie rispetto a Carpi che è la città più importante del collegio e non solo per dimensioni. Il tema del nuovo ospedale è estremamente importante: la Regione ha promesso 80 milioni di euro, l’auspicio è che non siano solo parole da campagna elettorale Noi siamo pienamente favorevole al nuovo ospedale, reputiamo però sia necessario entrare più nello specifico: quanti saranno i posti letto; a cosa saranno destinati? Così come occorre agire sul vecchio Ramazzini per stabilire che cosa fare di questa struttura. Per intervenire non basta la politica ma è necessaria una conoscenza tecnica: per me è stato molto illuminante il confronto con il dottor Giorgio Verrini che ha lavorato come urologo al Ramazzini.
Al tema del nuovo ospedale è strettamente connesso il secondo elemento programmatico, quello della viabilità in quanto occorre garantire ai cittadini di Carpi e non solo un facile accesso al nuovo nosocomio. Quello della viabilità è un tema che riguarda non solo Carpi ma tutti i comuni dell’area Nord: il sindaco di Novi Enrico Diacci mi ha detto che i suoi cittadini si sentono un po’ ‘fuori dal mondo’. Inevitabile il riferimento alla Cispadana, promessa ormai fatta da decenni.
Infine, Giovani e Sport, temi connessi e ‘i grandi dimenticati’ dalla campagna elettorale. La cronaca ogni giorno ci informa di episodi di baby gang (come l’assalto al treno): c’è un problema di deficit culturale e di necessario incremento delle forze dell’ordine. Ma, qui sta il punto, quando non sono a scuola, cosa viene offerto a questi ragazzi per tenerli ‘occupati’ in modo sano? Ecco il collegamento con il mondo dello sport che in tanti casi si è rilevato una salvezza per tanti giovani”.
Guglielmo Golinelli, Lega (Camera, Plurinominale 02)
“Quello di cui ho principalmente intenzione di occuparmi, come ho fatto anche in questi quattro anni e mezzo, è l’agricoltura e la sovranità alimentare. Come dimostrato dalla crisi Ucraina in Italia non siamo autosuffi cienti nella maggior parte delle commodities agricole (mais, frumento, soia). In questi anni si è perso tanto terreno coltivato: in 30 anni si è perso il 20% della superficie agricola utilizzata. Desidero rioccuparmi di questa materia sia sul lato dell’aumento della produzione che potrà avvenire anche con le nuove tecnologie genetiche cosiddetti Tea. Ma anche affrontando la questione del reddito degli agricoltori e del ritorno all’agricoltura dei giovani. C’è un problema di di reddito e quindi questa sarà una questione sicuramente da affrontare garantendo e stabilizzando quanto più i prezzi in modo da permettere agli agricoltori di avere un reddito adeguato e quindi anche ai giovani di rimanere a lavorare o di andare da lavorare in agricoltura.
Un tema che riguarda di più il territorio della bassa modenese è la questione infrastrutturale: non si è fatto nulla in questi anni sulla Cispadana, ci sono stati continui rimandi, come abbiamo letto anche recentemente sui giornali. Occorre chiudere la questione dando un termine perentorio per l’avvio dei lavori autostradali e, nel caso in cui ciò non avvenga, spostare le risorse che il Governo nella finanziaria del 2022 ha messo a disposizione, 100 milioni di euro aggiuntivi per il raggiungimento della terra per far partire il cantiere della Cispadana. In caso contrario, appunto, occorrerà spostare questi soldi destinandoli non più per un’autostrada ma per una bretella di collegamento della Bassa con Rolo e Reggiolo. Inoltre c’è il problema Canaletto, strada totalmente inadeguata per collegare la bassa a Modena.
Il terzo punto che affronteremo è quello della sanità, della salute: la mancanza di medici, il fatto che i presidi ospedalieri periferici come Mirandola siano lasciati a loro stessi, la carenza di medici di medicina generale di pediatri. Questa sarà una priorità su cui lavorare sia sotto l’aspetto dei professionisti, eliminando il numero chiuso a medicina, sia a livello di strutture, mettendo le risorse specificatamente per rinnovare l’ospedale di Mirandola e per fare gli investimenti che sono stati annunciati da tanto tempo ma che non arrivano”.
Maria Laura (Lalla) Mantovani, M5Stelle (Senato, Uninominale 02 Modena e Reggio)
“La sanità pubblica per il M5S è un diritto. Va difesa dalle dinamiche di partito spezzando il legame tra politica regionale e sanità e valorizzando il merito. Non possiamo permettere che il sistema sanitario pubblico continui a essere eroso. In Emilia Romagna i reparti di emergenza-urgenza sono quelli che soffrono maggiormente la fuga di medici e personale sanitario. Mi batterò per maggiori incentivi ai pronto soccorso e per gli aumenti del personale sanitario. Siamo da sempre per una sanità territoriale, vicina al cittadino. Con i ‘piani’ del governo Draghi riuscirebbe ad accedere alle cure solo chi potrà permettersi di rivolgersi al privato. Noi ci batteremo affinché tutto ciò non avvenga. Altra priorità è la scuola: con i governi Conte la scuola è stata messa al centro dell’agenda politica investendo sul reclutamento. Ora però è necessario anche adeguare gli stipendi agli standard europei.
Gli anni della pandemia hanno creato disagio giovanile. Il fenomeno baby gang ci fa capire che i ragazzi hanno bisogno di essere ascoltati e per questo reputo fondamentale lavorare soprattutto sui percorsi educativi nelle scuole, coinvolgendo le famiglie. Abbiamo finanziato il supporto psicologico all’interno delle scuole ed è fondamentale lavorare nell’ambito di team formativi. Vogliamo proseguire in questa direzione mettendo la scuola al centro della vita dei giovani, un luogo dove possano acquisire vere competenze, anche tecnico-scientifiche e sperimentare le regole della convivenza civile con l’aiuto anche dello sport, che non deve essere più negato a nessuno.
Infine, lavoro e giovani: il nostro programma prevede incentivi all’imprenditoria giovanile e sburocratizzazione delle startup, stabilizzazione degli sgravi per l’acquisto della prima casa da parte degli under 36 e proroga dello sgravio per l’assunzione di giovani under 36 in tutta Italia. Importante il salario minimo legale a 9 euro lordi l’ora, il riscatto gratuito della laurea, il contrasto al precariato selvaggio, per dare dignità al lavoro dei giovani e agevolare contratti a tempo indeterminato. Stop ai tirocini gratuiti, dietro i quali si nasconde spesso lo sfruttamento della manodopera giovanile. I giovani fanno fatica a costruirsi una famiglia anche perché la casa non è alla loro portata”.
Francesco Coppi, Noi Moderati-Italia al Centro (Senato, Plurinominale 01 Modena Reggio Parma Piacenza
“L’Italia non sarà più la stessa dopo queste elezioni e Noi Moderati, quale forza responsabile, nello stilare il suo impegno verso gli elettori ha voluto concentrarsi sui bisogni, attuali e futuri, delle famiglie, della scuola e delle imprese. La famiglia, nucleo centrale della società, va difesa e sostenuta con tutti gli strumenti a disposizione: incrementare i fondi a disposizione dell’assegno unico universale, portando il contributo complessivo a sostegno delle famiglie dall’attuale 1.5% al 2% del PIL, e aumentare la percentuale di retribuzione dei congedi parentali dal 30% al 67%, come già avviene in Germania.
Educazione e scuola: l’attuale crisi educativa rende non più differibile un intervento sostanziale sul sistema scolastico, che garantisca nuovamente a insegnanti, famiglie e studenti una scuola all’altezza dei tempi e della sua importanza per la società. Proponiamo di incrementare la retribuzione degli insegnanti, adeguandola alla media europea, e raddoppiare i fondi a disposizione della libertà di scelta delle famiglie, perché sia data effettiva possibilità di scelta a quei genitori che desiderano far frequentare ai propri figli le scuole paritarie; introdurre la figura dell’operatore sanitario scolastico (medico o infermiere).
Per quanto riguarda la salute, vogliano (ri)mettere al centro la persona (operatore e paziente): aumento delle retribuzione degli infermieri e piena attuazione della normativa sulle cure palliative. Viabilità locale per chi, come me, vive nella bassa: non è più accettabile che Mirandola e l’intera Area Nord, ovvero un’area che da sola garantisce al paese il 2% del suo PIL, sia lasciata sola ed abbandonata. Occorre avere il coraggio di proporre e realizzare soluzioni stradali nuove e in linea con le esigenze della gente”.
Michele Barcaiuolo, Fratelli d’Italia (Senato, Plurinominale 01 Modena Reggio Parma Piacenza)
“Il primo punto riguarda l’economia: lo Stato non crea ricchezza e posti di lavoro, sono le imprese e i lavoratori a farlo. Lo Stato può stabilire regole che favoriscano chi crea quella ricchezza e quei posti di lavoro, riducendo il cuneo fiscale, cioè la differenza tra quanto costa un lavoratore al datore di lavoro e quanto concretamente arriva in busta paga. A tal fine proponiamo di far pagare, a determinate condizioni, allo Stato una parte dei contributi previdenziali che oggi sono a carico dell’impresa e del lavoratore.
Imprescindibile è favorire il lavoro: proponiamo una tassazione per le imprese che dica: ‘più assumi, meno paghi’, più dipendenti hai in rapporto al fatturato meno tasse devi allo Stato. Necessario intervenire pesantemente sul taglio dell’Irpef con una nuova tassazione per i dipendenti, che preveda l’esenzione da Irpef per tutte le indennità corrisposte ai lavoratori. Cancellazione del reddito di cittadinanza così come è conosciuto ora: abbiamo presentato un emendamento per introdurre, al suo posto, ‘l’assegno di solidarietà’ rivolto ai nuclei familiari con determinate caratteristiche. Dal recupero di questi fondi si liberano risorse per chi ha lavorato una vita intera e si trova oggi a percepire pensione misera.
Il tema sicurezza deve tornare centrale: la criminalità deve essere arrestata e giudicata in tribunale. Certezza del diritto e certezza della pena. Va inoltre restituita dignità alle forze dell’ordine, rafforzandone la presenza sul territorio e dotandole di tutto ciò che è necessario al loro lavoro. Infine, a livello di infrastrutture, un’Italia competitiva deve essere accessibile, intermodale, veloce, smart e sostenibile. L’accessibilità deve essere garantita da un sistema di trasporti efficiente e sicuro, dall’alta velocità alla mobilità locale e di prossimità. Realizzare un nuovo Piano nazionale per la mobilità, che sia di indirizzo per Regioni e aree metropolitane. Irrobustire la ‘Cura del ferro’ dando maggiore slancio all’ammodernamento di treni, ferrovie e stazioni. Estensione delle reti Alta Velocità e Alta Capacità. Effettiva connessione delle realtà territoriali locali per eliminare i disagi dei pendolari, garantire la vivibilità dei grandi centri urbani e ripopolare le aree interne”.