Tutto ruota intorno al Bistrò53
La ‘ricetta inclusiva’ del locale estivo giunto al sesto anno di attività: accoglienza, qualità gastronomica e solidarietà
di Daniele Rocchi, inviato Agenzia SIR
Pietro si muove tra i tavoli con la perizia di un maître di sala: porge i menu, prende le comande, consiglia i piatti e suggerisce i vini. In particolare il Lambrusco, simbolo dell’enologia emiliana. Quest’anno ha rinunciato anche al mare con la famiglia “per lavorare e guadagnare di più” dice con orgoglio, e farsi così la sua vacanza con gli amici.
Il Bistrò53 di Villa Chierici della Cooperativa Nazareno, poco fuori Carpi, è, dal 2016 anno di apertura, il luogo (e la casa) di lavoro di Pietro e di tanti altri giovani con disabilità, disagio fisico, psichico e storie difficili alle spalle, che si muovono tra i tavoli, in cucina, nel bar, nella cura del locale e nella manutenzione dell’enorme prato verde ricco di alberi e aiuole. Qui ogni oggetto, ogni elemento di arredo, dalle lampade alle insegne in legno, non è altro che il frutto del lavoro di ciascuno di questi giovani sapientemente guidati da educatori e operatori, in grande sinergia con le famiglie.