L’antico altare di San Cristoforo
A quattrocento anni dalla morte del canonico Gavardi, storia della cappella di famiglia nella Collegiata.
di Andrea Beltrami
Ricostruzione fotografica dell’antico altare tratta dal volume “Chiese di Carpi” (Cassa di Risparmio di Carpi)
Esattamente quattrocento anni fa, il 29 giugno 1622, rendeva l’anima a Dio il canonico Cristoforo Gavardi, decano del Capitolo della Collegiata di Carpi già dagli inizi del XVII secolo. Pur essendo un personaggio non notissimo, merita onorevole menzione come benefattore della chiesa carpigiana in quanto committente della cappella, oggi detta del Crocifisso, seconda della navata destra del Duomo, inizialmente dedicata a san Cristoforo (santo a cui il Nostro era devoto e di cui portava il nome).
Era il momento della ripresa dei lavori di completamento della Collegiata, voluti dall’arciprete Boiardi dopo l’interruzione cinquecentesca, e alcune delle famiglie più importanti e facoltose della città non mancano di avere un altare di patronato nella nuova chiesa.