“A metà strada”: si riparte
Enrico Diacci, rieletto sindaco, illustra i programmi di intervento e la sua concezione di approccio alla comunità.
di Maria Silvia Cabri
Enrico Diacci
Novi, Rovereto e Sant’Antonio in Mercadello non hanno avuto dubbi: hanno scelto di nuovo Enrico Diacci alla guida della comunità per i prossimi cinque anni. Diacci, espressione di “Noi lista civica”, lo scorso 12 giugno, ha convinto ancora gli elettori che lo hanno premiato con un quasi 56% di preferenze, contro il 44.39 % dell’avversario Marco Ferrari, sostenuto da una Alleanza di centrosinistra.
Sindaco come è stata la prima settimana dopo la vittoria?
Di lavoro, intenso lavoro (ride, ndr). Non mi sono fermato un attimo perché c’è tanto da fare e ho proseguito l’attività ordinaria che era già sulla mia scrivania dalla settimana precedente le elezioni.
Come ha reagito la cittadinanza alla sua rielezione?
Ho ricevuto e continuo a ricevere molte manifestazioni di stima e affetto, da parte dei cittadini, ma anche di colleghi sindaci e del presidente della Provincia. Questo mi conferma che lo stile di governo dell’amministrazione, portato avanti nei cinque anni passati, è stato vincente ed apprezzato, indipendentemente dal colore politico o dalla provenienza.
A chi ha dedicato questa vittoria?
Alla mia famiglia, ovviamente, che mi è sempre vicina, ai componenti della lista, e a tutta la cittadinanza. Inoltre, mercoledì mattina ho fatto un brindisi con i dipendenti comunali per ringraziarli del loro lavoro, anche per quelle volte in cui i cittadini si scordano di farlo. Il loro fondamentale operato, la capacità e l’impegno, garantiscono il funzionamento dell’ente pubblico.