Il compasso e l’area del cerchio
Paolo Barani e la Pastorale Sociale e del Lavoro
La trama è la parte trasversale di ogni tessuto, che si intreccia con l’ordito. Ma la trama è anche il filo conduttore di qualunque storia, che fa luce sugli eventi aiutandoci a interpretarne il senso globale, sempre maggiore della somma delle singole parti. Nella logica dell’ecologia integrale, questa rubrica propone quindi di guardare alla realtà in modo trasversale e interconnesso, per costruire un futuro che si fondi sulla narrazione del bello e del buono che c’è dentro ognuno di noi e intorno a noi.
Si narra che, attorno al 1300, Giotto sia stato in grado di tracciare a mano libera un cerchio perfetto. Che si tratti o meno di una leggenda, poco importa. A noi, quasi certamente, risulterebbe impossibile cimentarci in un’impresa simile, ma potrebbe essere utile, con l’aiuto di un compasso simbolico, immaginare attorno a noi una circonferenza il cui raggio diparta dalla nostra persona.
Questa circonferenza, di ampiezza variabile, potrebbe descrivere quell’area e quel perimetro di responsabilità che ogni donna e ogni uomo dovrebbero sentire come propria. Ognuno di noi, infatti, si trova al centro di una serie di sistemi che, a partire dalle relazioni più intime, si allarga a comunità sempre più ampie: dalla famiglia agli amici, dall’ambiente di lavoro alla comunità parrocchiale, dalla circoscrizione al comune… e così via fino a raggiungere “gli estremi confini della terra”.
Ogni nostro pensiero, parola, comportamento ha, volenti o nolenti, ricadute individuali e comunitarie i cui effetti non sempre possiamo controllare. Ecco allora la necessità di focalizzare la nostra attenzione, almeno ogni tanto, su quella che possiamo definire la nostra responsabilità sociale. Ed è in questo spazio, all’interno di questa circonferenza a raggio variabile, che possiamo, o meglio dobbiamo, agire per la costruzione di una casa comune che promuova uno sviluppo integrale dell’essere umano nel rispetto di tutto il creato.
È importante comprendere che questa costruzione richiede il contributo di ognuno di noi, come singolo e come parte di una comunità. Nessuno si può chiamare fuori, ognuno ha una parte imprescindibile, senza la quale il meraviglioso mosaico della vita comunitaria avrebbe degli spazi ciechi. Iniziamo oggi, quindi, questa rubrica con la quale desideriamo proporre riflessioni, temi, argomenti che ci possano aiutare a divenire protagonisti della vita sociale: giustizia, pace, lavoro, democrazia, partecipazione, politica, libertà, rispetto per il creato… e quanto di altro fonda l’ambiente in cui viviamo come valore da costruire e promuovere insieme.
Una rubrica che vorrebbe essere anche e soprattutto uno spazio di dialogo con chi ci legge, illuminati sempre dalla Parola e dall’insegnamento sociale della Chiesa. Proviamo a tracciare attorno a noi e ai gruppi di cui sentiamo di far parte questo perimetro di responsabilità. Scopriremo certamente che l’area è enorme, molto più di quanto non ci aspetteremmo. Tanto, quindi, possiamo fare.