Una X non cambia nulla
Già come in alcuni Paesi del mondo (Canada, Germania, Argentina, Australia, India, Nepal e Pakistan) nel passaporto si ha l’opzione di scegliere X come sesso non specificato, così è stato introdotto, nel mese di aprile, anche negli Stati Uniti. L’opzione X vale anche per persone che non hanno subito un intervento chirurgico per il cambiamento di sesso ma semplicemente perché non si sentono appartenenti al genere maschile o femminile.
Il provvedimento dell’amministrazione Biden è segno dell’adeguamento delle politiche di genere che cercano di andare incontro alle esigenze di più di un milione di persone non binarie nel Paese, ovvero, che non si riconoscono nei due generi sessuali biologicamente determinati. Jessica Stern, rappresentante dei diritti LGBTQ+ alla Casa Bianca ha commentato: «L’aggiunta di una terza opzione di genere fa progredire gli Stati Uniti e ci aiuta ad assicurarci che il nostro apparato amministrativo sia inclusivo nei confronti delle diverse identità di genere, espressioni di genere e caratteristiche fisiche dei cittadini statunitensi.
L’istituzione del genere X non crea né nuovi diritti né nuove definizioni, ma riflette semplicemente la vera identità delle persona a cui appartiene il passaporto». E’ molto discutibile il fatto che questa scelta faccia “progredire”, come sostiene la Stern, un Paese ma è ancora più discutibile il fatto che sia sufficiente barrare un simbolo piuttosto che un altro perché le identità non binarie possono sentirsi accolte. A mio avviso, finché non ci si confronta su questo argomento estremamente importante, difficile, divisivo che può ledere anche la dignità dell’uomo, non possiamo cantare vittoria per una x su un passaporto e nemmeno possiamo mettere come assodato che una persona possa vivere in una fluidità di genere.
La superficialità che connota questi difensori della teoria gender li porta ad accontentarsi di qualche risultato piuttosto che orientarsi ad un serio confronto su questo aspetto. Questo tipo di approccio lo si evince anche dai politici in cerca di consensi, come dimostrano le parole del segretario di Stato Blinken: “Il dipartimento di Stato ha raggiunto un’altra pietra miliare nel nostro lavoro per servire meglio tutti i cittadini statunitensi, indipendentemente dalla loro identità di genere” …veramente una pietra miliare…