Intervista a Chiara Sorrentino
CulturalMente, di Francesco Natale
L’editoria per bambini non conosce crisi. Questo perché i bambini sono assetati di storie. Per questo nuovo numero di CulturalMente ho intervistato Chiara Sorrentino, un’autrice di libri per bambini di Carpi che ha già pubblicato molti libri: “Poldino” (Giunti, 2020), “Una zuppa bestiale” (Emme Edizioni, 2021), “Il metro della gentilezza” (Paoline, 2021), “Il dottor mostriciattoli” (Buk Buk, 2021), “Bee come bella” (Coccole Books, 2021) e ultima in ordine cronologico “Il film più bello del mondo” (Raffaello Ragazzi Editore, 2022).
È da secoli che si scrivono libri per bambini. Che cos’ha la letteratura per l’infanzia di immortale?
La letteratura per l’infanzia ha sempre avuto successo e, da alcuni anni, è ciò che traina l’intero comparto. Che si tratti di storie realistiche o fantastiche, l’importante è che le vicende narrate appassionino e coinvolgano i lettori su più livelli emotivi e intellettivi, e che abbiano personaggi autentici in cui i bambini possano identificarsi. I messaggi che trasmettono i libri per bambini sono spesso universali e trasversali. Ci sono libri per bambini che conquistano anche i grandi sia per i contenuti che per le immagini. Storie che coccolano e curano e illustrazioni che sono delle vere opere d’arte.
A proposito di illustrazioni, molti libri per bambini, tra cui i tuoi, vengono illustrati. Perché? Non bastano le parole?
No, le parole non bastano. Innanzitutto perché quando si parla di letteratura per l’infanzia si intende anche il filone di libri per la fascia prescolare. Prima di iniziare a leggere un libro tramite le parole i bambini lo leggono tramite le immagini, a cui si affianca la lettura ad alta voce dell’adulto, ma i bambini devono essere lasciati liberi di sfogliare il libro e interpretarlo. E poi, anche in seguito le illustrazioni aggiungono al libro degli stimoli molto importanti per lo sviluppo personale. Le immagini incoraggiano i bambini nella lettura e restano nella mente nel tempo. Le illustrazioni coinvolgono in maniera attiva ed emotiva. Ogni personaggio, assieme ai luoghi, agli animali del racconto, prendono vita nella mente del bambino, liberando tutta la sua fantasia. La ricerca di bellezza effettuata dagli illustratori aiuta i bambini a collegarsi all’argomento e al messaggio che il libro trasmette con le parole. E poi ci sono i silent book, libri senza testo in cui la narrazione è affidata alla sola potenza delle immagini.
Hai parlato di adulti che leggono ai bambini. La lettura è un qualcosa che si tramanda?
Sì, i bambini non nascono con l’istinto per la lettura ma possono apprenderlo fin da piccolissimi. Secondo studi recenti si consiglia di leggere ai bambini fin da quando sono nella pancia. I bambini ascoltando la voce dell’adulto hanno dei benefici. La lettura nei primi periodi di vita aiuta il bambino a sviluppare meglio il linguaggio, il lessico, la sintassi e a gestire le prime esperienze quotidiane e le emozioni. L’abitudine di leggere al bambino rafforza il legame genitore-bambino. È un legame che rimane nel tempo. Se si educa alla lettura senza costringere, ma con un approccio sereno è più facile che il bambino si appassioni ai libri e mantenga questa passione nel tempo.
Veniamo adesso a “Il film più bello del mondo”, cosa impara un bambino leggendolo?
“Il film più bello del mondo” è un libro della collana “Gli Attaccaparole” della Raffaello Ragazzi Editore. Questa collana è dedicata ai primissimi lettori, dai 5 anni di età. È un libro interattivo in cui sono presenti delle “parole stickers” che avviano il bambino al riconoscimento della forma parola. Questi libri attivi permettono ai più piccoli di entrare nel gioco della lettura e di partecipare attivamente alla costruzione della storia. È una storia di tenere sorprese ed emozioni che vede protagonisti un bambino e suo nonno impegnati nella ricerca del film più bello del mondo.
Possiamo dunque definirlo un libro interattivo…
Sì, esatto. Si può anche scaricare un’app col QR CODE con cui giocare.
Un’evoluzione del libro…
Proprio così. Le case editrici fanno continua ricerca e innovazione per essere al passo coi tempi. Il libro cartaceo resiste e resisterà, ma si possono aprire percorsi verso altre mete, e incrociare più supporti e tecnologie in un connubio altamente positivo e gratificante per i giovani lettori.