Il rapporto tra la comunità cattolica e la società, tra consensi e opposizioni laiciste
Tra i documenti dell’archivio della parrocchia di Quartirolo uno spaccato di questo rapporto: amici e nemici.
di Roberto Riccò
Dalla consultazione di vari documenti conservati nell’archivio della parrocchia di Quartirolo, tra le tante tematiche emerge il rapporto tra credenti e non credenti. Il fatto religioso è sempre stato da secoli fonte di reazioni contrastanti che sono passate dalla sincera manifestazione di affezione e gratitudine da parte di persone “amiche”, fino a decise azioni di scherno ed ad espressioni volgari portate avanti da laici, sovente non credenti che li hanno fatto sentire come veri e propri “nemici”.
Lo zelo verso gli appestati
Una dimostrazione di grande considerazione per l’opera di religiosi (Capuccini) viene da un resoconto redatto dopo il 1930 che riprende una cronaca del 1626, nella quale viene riferito che i religiosi già dal 1584 svolgevano la loro missione a Carpi. In occasione dell’epidemia di peste del 1630 (la peste manzoniana) veniamo a conoscenza che i religiosi davano dimostrazione di: “…luminose forme di zelo nel prestare agli appestati la più caritatevole assistenza durante l’orrido contagio del 1630.”