Modena-Carpi: l’incontro sinodale dei giornalisti con il vescovo Erio
Il rapporto tra Chiesa e media in un contesto comunicativo complesso e in rapida evoluzione
di Luigi Lamma
“Vi ringrazio! E’ stato un confronto che mi ha arricchito, sono emerse tante sfumature che riguardano la vostra professione, le responsabilità e le sfide che vi attendono…direi che non vi invidio”. Con un po’ di ironia insieme a sinceri ringraziamenti il vescovo Erio Castellucci ha concluso il secondo incontro sinodale che ha visto protagonisti i giornalisti e gli operatori della comunicazione, martedì 17 maggio a Modena.
In apertura è stato chiesto al Vescovo di “fare il punto” sul cammino sinodale della Chiesa italiana al termine della prima fase di ascolto. C’è stato un diffuso movimento di base che non è emerso sui media ma ha rappresentato un capovolgimento di prospettiva della Chiesa italiana, “la piramide rovesciata” come ha indicato il Papa auspicando questo rinnovamento. “Non è stato facile l’ascolto – ha ammesso il vescovo Erio – siamo troppo abituati a replicare immediatamente alle critiche invece siamo chiamati ad ascoltare con il cuore e in modo profondo cercando di capire cosa le persone ci vogliono dire”.
E’ stata poi introdotta la traccia per il dialogo predisposta dagli uffici per le comunicazioni sociali delle due Diocesi che, accanto ad alcuni passaggi tratti dal messaggio di Francesco per la Giornata mondiale per le comunicazioni sociali che si celebra il prossimo 29 maggio, riportava alcune domande per facilitare gli interventi dei presenti. In sintesi i tre ambiti su cui i giornalisti sono stati chiamati a riflettere sono stati: la fedeltà alla verità e i possibili condizionamenti; le situazioni che meritano più attenzione da parte dei media e che potrebbero giovarsi di un’alleanza tra comunicatori e chiesa; il rapporto tra media tradizionali, web e social.
Un tema quest’ultimo emerso con forza anche nel primo incontro di Carpi, nel marzo scorso in occasione della festa di San Francesco di Sales. Il tempo previsto per i contributi dei presenti è volato, le riflessioni tutte basate su esperienze personali e professionali sono state ascoltate con attenzione anche per la loro varietà: da chi opera nei quotidiani locali, chi nell’ufficio stampa di enti e istituzioni, chi si occupa della comunicazione di associazioni a livello nazionale, altri più interessati a sviluppare la conoscenza del web o a spendersi associando la sensibilità educativa alla narrazione frutto di ascolto dei giovani. Un panorama ricchissimo che ha fornito spunti interessanti e meritevoli di altri approfondimenti.