Don Alberto Ravagnani: un cammino con gli amici
Don Alberto Ravagnani, prete influencer, seguito sul web da decine di migliaia di persone, è intervenuto a Carpi per un dialogo sul rapporto tra giovani e fede.
A cura di Luigi Lamma e Giacomo Sforzi
Da tempo non si vedeva una bella sala gremita, in maggioranza di giovani, e così si è presentato l’Auditorium San Rocco di Carpi, sabato 7 maggio, per ospitare l’incontro con don Alberto Ravagnani, il prete “influencer” milanese che spopola sui social catturando un vasto pubblico che va oltre la fascia adolescenti-giovani.
Don Ravagnani è stato invitato a Carpi come protagonista dell’evento di apertura del programma di celebrazioni per il santo patrono San Bernardino da Siena, organizzato da un gruppo di giovani guidati da Alexandra Sitta componente del consiglio pastorale diocesano. Presente il vicario generale della diocesi monsignor Gildo Manicardi, l’assistente per la pastorale giovanile don Riccardo Paltrinieri e per l’amministrazione comunale l’assessore alle politiche giovanili Davide Dalle Ave.
Il giovane sacerdote ha risposto all’incalzare delle domande della conduttrice su temi anche complicati sul rapporto tra i giovani e la fede, sui bisogni esistenziali degli adolescenti a partire sia dagli innumerevoli contatti virtuali poi divenuti reali sia dalla presenza quotidiana in Oratorio a Busto Arsizio dove svolge il suo ministero. Riflessioni che sono state raccolte in un libro di recente pubblicazione “La tua vita e la mia” edito da Rizzoli. Altre domande sono arrivate dal pubblico soprattutto riguardanti l’attività del prete sui social, le donne nella chiesa, il difficile rapporto con la confessione… Poi l’abbraccio finale di tutti i presenti in particolare la nutrita delegazione dell’Unitalsi di Carpi.
La presenza di don Ravagnani sui social, svolta in modo efficace con studio e metodo, è sicuramente una testimonianza di come nella cultura digitale sia sempre più difficile distinguere in modo netto “reale e virtuale” e tanto spazio esiste per l’annuncio cristiano. Per riflettere su come comunicare al meglio attraverso i social abbiamo rivolto alcune domande a don Alberto.
Don, com’è nata la tua esperienza di influencer? Cosa ti ha spinto a continuare?
Quando ho iniziato a fare video ho visto che la cosa funzionava. Questi contenuti arrivavano alle persone in maniera capillare ma efficace, ed ho capito che qualora fossi riuscito a fare buoni video e ad essere chiaro, avrei potuto trattare cose che la gente normalmente non si sente dire, soprattutto chi non frequenta abitualmente la Chiesa.