Teologia e protagonismo delle donne: una prospettiva di genere
Ultimo modulo proposto dal Laboratorio Teologico Realino dedicato al protagonismo delle donne nella chiesa. Giovedì 28 aprile la prima relazione.
Da sinistra Marinella Perroni e Cristina Simonelli
“Nel popolo di Dio quale protagonismo per le donne” è il titolo dell’ultimo modulo proposto dal Laboratorio Teologico Realino per l’anno accademico 2021/2022. Le tre lezioni sono affidate a tre teologhe, unite dalla stessa passione e appartenenti alla stessa associazione – il Coordinamento delle Teologhe Italiane – anche se esperte di discipline diverse: Marinella Perroni è biblista, esegeta del Nuovo Testamento; Cristina Simonelli è storica della Chiesa dei primi secoli; Serena Noceti è teologa, in specie ecclesiologa, di rilievo internazionale.
Insieme a loro abbiamo cercato di anticipare alcuni temi che verranno affrontati all’interno del modulo che inizierà giovedì 28 aprile esclusivamente in modalità on line.
Quale presenza femminile è possibile oggi nella Chiesa?
Nei nostri studi siamo sempre molto caute sul termine femminile: un aggettivo come un altro, che potrebbe però nascondere la questione che ci sta a cuore, ossia come viviamo nella Chesa come donne e uomini. In femminile si potrebbero invece insinuare scappatoie quali “Chiesa è femminile”, oppure attribuzioni di qualità specifiche, magari dolcezza e accoglienza.
Ci poniamo invece domande più precise, magari a partire dal Sinodo in corso o dal dibattito sui ministeri, sempre cercando di verificare le nostre pratiche alla luce del Vangelo. Che dire dunque? La presenza delle donne è un dato di fatto: dobbiamo partire da qui.