La testimonianza dei giovani della parrocchia di Cibeno, protagonisti della spedizione umanitaria in Slovacchia
Lo sguardo degli ultimi
di Giacomo Sforzi
Un atto di carità comunitaria. È questo quanto emerge dalla spedizione di volontari che tra l’8 e il 10 aprile si sono recati a Kosice, città slovacca a un centinaio di chilometri dal confine ucraino per consegnare aiuti umanitari.
Cibo, medicinali, giochi e vestiti raccolti grazie alla generosità di una comunità intera, con donazioni provenienti non solo dal territorio emiliano ma anche da altre zone d’Italia. Una missione a cui hanno preso parte quattordici volontari provenienti da realtà differenti, tra cui un gruppo di ragazzi della parrocchia di Cibeno partiti da Reggio Emilia alla volta del grande centro di raccolta di Kosice. Al centro di raccolta sono già presenti tante famiglie, fuggite dalla vicina Ucraina ed in cerca di generi di prima necessità.
Tanti i bambini che sbirciano tra i giochi appena arrivati con uno sguardo che sa di innocenza. Doni di cui potranno beneficiare grazie ad un’opera comunitaria, come sottolinea Alice Seidenari del gruppo Giovani di Cibeno, tra gli organizzatori dell’evento: “Ho vissuto quest’esperienza con il desiderio di fare qualcosa insieme alla comunità.