Madagascar, ponti di solidarietà
Il ciclone Batsirai si è abbattuto sulla costa est del Paese. Aggiornamenti dalle realtà in contatto con il Centro Missionario.
In Madagascar un numero stimato di 75.000 persone – tra cui circa 37.500 bambini – hanno bisogno di assistenza umanitaria a seguito dell’impatto devastante del ciclone Batsirai che tra il 5 e il 6 febbraio scorsi ha colpito il sud-est e il centro della nazione. Oltre 110 il bilancio provvisorio dei morti. Questi di seguito sono i contatti che la Diocesi di Carpi ha in Madagascar. Al momento, si è avviato un “ponte di solidarietà”, tramite uno specifico progetto, per la ricostruzione dei centri di fisioterapia nella Diocesi di Mananjary. Man mano che giungeranno aggiornamenti il Centro Missionario conta di attivare ulteriori progetti nelle altre missioni malgasce con cui è in contatto.
Diocesi di Mananjary, in aiuto al Vescovo José Alfredo
In convenzione con la Diocesi di Mananjary, continuando l’opera di Luciano Lanzoni, il Centro Missionario sostiene i tre Centri di Fisioterapia di Mananjari, Nosy-Varika ed Ifanadiana, aperti nell’ottobre del 2017.
“Grazie per il vostro messaggio di sostegno e incoraggiamento – scrive il Vescovo di Mananjary, monsignor José Alfredo Caires -. Stiamo facendo i conti per vedere come aiutarci a riparare il grande danno del ciclone Batsirai nella regione di Mananjary. Nessuno prevedeva un tale disastro. I sacerdoti della boscaglia sono ancora irraggiungibili, non sappiamo i danni o come sta andando la vita nei 14 distretti. Il Padre Econome invierà le foto e l’elenco dei danni. Il Padre Vicario Generale sta ancora facendo il punto su tutti gli edifici danneggiati. Spero che il gruppo missionario di Carpi ci aiuti. Grazie e restiamo uniti nella preghiera alla Vergine Maria, Madre di Dio”.