Mirandola: quante occasioni di ascolto!
Vita della parrocchia di Santa Maria Maggiore al tempo del Sinodo: dalla vicinanza ai più fragili alle attività pastorali.
Vicinanza nella fragilità
Nella parrocchia di Santa Maria Maggiore a Mirandola, in queste ultime settimane sono state numerose le occasioni di “farci prossimi” ai fratelli e sorelle in situazioni di fragilità. Fra questi momenti, venerdì 11 febbraio, festa della Beata Vergine di Lourdes e Giornata del malato, durante le Messe è stato possibile, per chi lo desiderasse, ricevere il sacramento dell’unzione degli infermi.
Di fronte alla cosiddetta “estrema unzione” spesso siamo titubanti o timorosi, perché la colleghiamo immediatamente alla morte: in realtà è proprio un aiuto per affrontare ed attraversare insieme al Signore i momenti di profonda difficoltà, in cui siamo provati fisicamente o spiritualmente. Durante le celebrazioni di venerdì scorso in tanti si sono accostati all’altare per ricevere questo sacramento: anziani e ammalati, certo, ma anche giovani, consapevoli di accogliere un dono di Dio, a sostegno della nostra fragilità. Domenica 6 febbraio, inoltre, abbiamo celebrato la Giornata per la vita, durante la quale abbiamo pregato per tutte le mamme in attesa di un bambino – si veda qui nella pagina l’articolo sull’adesione a Progetto Gemma – e anche per le situazioni in cui la vita è particolarmente fragile, ma ugualmente degna di essere custodita, come l’anzianità e la malattia.
Prima ancora, il 30 gennaio, la Giornata dei malati di lebbra ci ha ricordato che questa malattia miete ancora oggi tante vittime, soprattutto nei Paesi più poveri, e ci ha fatto capire quanto anche il nostro piccolo aiuto sia necessario per consentire l’accesso alle cure al maggior numero possibile di persone…