Giovani al “Mac’è!”: prove di protagonismo
Il “Tavolo giovani” che si riunisce al “Mac’è” ha rinnovato il suo impegno proprio nei due anni di pandemia, con progetti su clima e prevenzione del gioco d’azzardo.
di Alessandro Cattini
A sx una riunione del Tavolo, a dx con l’assessore Dalle Ave.
Allo Spazio Giovani “Mac’è!” di Carpi esiste un Tavolo attorno al quale una volta al mese si riuniscono i giovani provenienti da alcune fra le più svariate associazioni e gruppi informali della città. Una realtà al momento non istituzionale, ma fortemente voluta dalle Politiche Giovanili e dalla cooperativa “Le Macchine Celibi”, gestore del “Mac’è!”, che dal 2020 ha messo in campo una vivace attività di progettazione di incontri ed eventi per gli adolescenti e i giovani carpigiani. Giorgia Pagano, coordinatrice dello Spazio Giovani, ci ha raccontato qual è stata la spinta propulsiva di questa iniziativa e quali sono gli obiettivi che il Tavolo, rinominato scherzosamente “Tavolo Vez” dai suoi stessi membri, si sta ponendo per il futuro.
Giovani che partecipano
“Scopo del coinvolgimento di questi giovani, in genere fra i diciotto e i trent’anni, in un gruppo di progettazione partecipata interno al «Mac’è!» è quello di fare in modo che essi stessi, che sono dotati di tante competenze di enorme valore, possano aiutare i propri coetanei a diventare maggiormente protagonisti sul territorio”, spiega Giorgia.
“Fridays for Future, Manga Beats, Presidio Libera Peppe Tizian, Casa Tomada, Arcigay giovani Carpi, Unicum, Carpi2030, Giovani per Carpi: ogni gruppo che aderisce al Tavolo è portatore di una particolare sensibilità (ambientale, artistica, culturale, legata ai diritti) – aggiunge ma tutti percepiscono il bisogno di dare qualcosa alla propria città”. Si tratta di un’esigenza che si è acutizzata in questi due anni di pandemia, a causa delle forti limitazioni cui i più giovani sono dovuti sottostare in tutti i contesti aggregativi, a partire dalla scuola.