Ragazzi, sguardo alto sul presente
Il dirigente scolastico dell’istituto Meucci fa un bilancio degli ultimi due anni, tra pandemia, protocolli di sicurezza e nuovi progetti.
di Samuele Bergamini e Martina Senese
Luigi Vaccari è il dirigente scolastico dell’istituto che frequentiamo, il Meucci di Carpi. A conclusione del periodo di stage svolto a Notizie, abbiamo voluto intervistare il nostro preside che si è reso subito disponibile a incontrarci e a rispondere alle nostre domande.
Abbiamo parlato con lui di come si è organizzata la scuola per affrontare la pandemia ma anche di come l’ha vissuta lui stesso; il dirigente ci ha poi esposto le sue idee e riflessioni su cosa farebbe per migliorare il Meucci, ma ha anche espresso il desiderio di voler sperare in un futuro ricco di nuove attività e opportunità per i suoi studenti, per cercare di tornare alla vita del periodo pre-pandemia.
Preside, come sta agendo il Meucci per limitare la diffusione del virus a scuola? Quali strumenti e interventi sono stati posti in essere?
Diciamo che siamo stati presi alla sprovvista da una situazione che ci ha costretti a rimanere a casa per tanti mesi. La luce in fondo al tunnel ha cominciato a intravedersi alla fine dell’anno scolastico 2019/2020, quando abbiamo iniziato ad agire secondo un protocollo di sicurezza seguito da un referente covid della scuola.
Ciò ha consentito, e siamo stati l’unico dei quattro istituti superiori di Carpi, di partire con la didattica in presenza fin dal primo giorno del nuovo anno scolastico grazie anche agli ampi spazi di cui la scuola dispone. Con la seconda ondata siamo stati costretti ad una rotazione con la didattica a distanza fino ad arrivare ad oggi, dove abbiamo ingressi e uscite distinti ad orari scaglionati e la suddivisione in due intervalli per favorire la ricreazione degli studenti in momenti divisi per evitare assembramenti.