Tecnologia 4.0 per Steel Cucine che inaugura alla presenza del Ministro Di Maio
"La nostra è una realtà con radici antiche ma giovane al tempo stesso e siamo orgogliosi che quattro generazioni di Po abbiano portato avanti questa tradizione e speriamo anche nella quinta”
Una tradizione lunga cento anni, tramandata nelle generazioni. E’ quella portata avanti dai fratelli Auro, Attilio e Francesca Po, nipoti di Angelo Po, e che da venti anni sono alla guida della Steel Cucine a Carpi, azienda che produce e commercializza elettrodomestici semi-professionali per uso domestico, in via dell’Agricoltura. Stamattina è stato inaugurato il nuovo stabilimento in via dell’Agricoltura, alla presenza del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, del sindaco Alberto Bellelli, del presidente di Confindustria Emilia-Centro Valter Caiumi, del vicario generale della Diocesi di Carpi monsignor Ermenegildo Manicardi e di tanti imprenditori.
“Quest’anno – ha spiegato Auro Po – festeggiamo cento anni di tradizione familiare nel campo della realizzazione delle cucine. Mio nonno Angelo, un secolo fa, ha dato vita all’Angelo Po: io, con i miei fratelli Attilio e Francesca, da venti anni siamo alla guida della Steel Cucine. La nostra è una realtà con radici antiche ma giovane al tempo stesso e siamo orgogliosi che quattro generazioni di Po abbiano portato avanti questa tradizione e speriamo anche nella quinta”.
Steel, che occupa 35 dipendenti, nel 2021 ha fatturato 7 milioni di euro, segnando un +38% di crescita. “La nostra – ha proseguito Auro Po – è una realtà che si sta imponendo sempre più all’estero, basti pensare che esportiamo il 90% della nostra produzione in oltre trenta Paesi e siamo davvero onorati di poter contribuire a rispondere alla fame di made in Italy che c’è in giro per il mondo. Anche per questo la presenza del Ministro degli Esteri è simbolica in questa storica giornata per noi”.
“La mia presenza qui a Carpi – ha affermato il Ministro Di Maio – si basa su un dato: il 2021 ha segnato per l’Italia una crescita mai vista, con un più 6,5% di Pil. Inoltre, è stato l’anno record per l’export del Made in Italy nel mondo: le aziende italiane non hanno mai venduto così tanto all’estero. Un risultato che è in piena linea con la crescita del 38% di fatturato registrato dalla Steel nel 2021”.
“A fronte delle criticità per l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime – ha proseguito il Ministro – il futuro è nella transizione ecologica e nell’energia rinnovabile. Sapere che la Steel ha fatto importanti investimenti in transizioni 4.0 e ha formato i dipendenti per consentire loro di utilizzare i nuovi macchinari, significa che insieme potremo continuare a segnare dei record”.
Un’operazione, quella della Steel, dal valore di 4,5 milioni di euro che si inserisce in un piano strategico avviato prima dell’emergenza sanitaria e che nonostante la crisi non ha subito grandi variazioni.
“Quando è improvvisamente scoppiata la crisi pandemica – ha concluso Po – abbiamo scelto l’ottimismo confidando che i frutti nel nostro impegno avrebbero prevalso sulla crisi e proprio nel momento più difficile abbiamo avviato il più imponente programma di investimenti della nostra storia confidando sulla crescita per potenziare, raddoppiandola, la nostra capacità produttiva (che è di 100 mila cucine all’anno e sarà raddoppiata con questo investimento). Non sapevamo ancora che il Governo avrebbe poi avviato una massiccia politica di supporto agli investimenti grazie alla quale abbiamo potuto dirottare le risorse risparmiate in nuovi progetti, come l’incremento dell’area produttiva ed il nuovo layout a flusso ora attuato”.