Città immobile manca una visione
Il nuovo presidente della lista civica Carpi Futura traccia un bilancio di metà legislatura e rilancia la proposta del Comune unico per le Terre d’Argine.
di Luigi Lamma
“Carpi sta pagando la continuità di una classe politica non all’altezza per interpretare una visione di città complessiva e capace di cogliere sfide e opportunità per il futuro”.
Il neo presidente della lista civica Carpi Futura, Sergio Vascotto, non è tenero con gli attuali amministratori carpigiani, si direbbe una bocciatura “nonostante la presenza tra gli assessori di giovani come Righi e Truzzi dai quali ci si aspettava un cambio di passo proprio per le loro competenze, ma sono rimasti invischiati nella macchina amministrativa. A metà del percorso del secondo mandato del sindaco Bellelli possiamo confermare la nostra posizione: o si cambia la guida della città o si continueranno a ripetere gli errori del passato”.
Presidente Vascotto secondo lei dove si concentrano i limiti più evidenti di questa amministrazione?
“Registriamo un immobilismo su questioni ormai annose come il sottopasso di Cibeno, come la metropolitana di superficie che colleghi almeno Carpi e Modena, su questo progetto c’è uno studio di fattibilità dell’impatto sulle Terre d’Argine ma come tanti alti è rimasto nel cassetto. Poi tutta la vicenda del Parco Lama di cui noi siamo stati sostenitori ma che si è sbloccato solo nel momento in cui il Comune ha potuto metterci il cappello senza riconoscere il lavoro di altri”.