“Scalfaro, uomo fedele all’ideale dell’agire politico alla cui base c’erano i valori del cristianesimo”
Dal discorso del Cavalier Adamo Neri: "Veniva ricordato che sul comodino del Presidente, c'erano tre cose: il Vangelo, la Costituzione e il Rosario, questa è la sintesi più bella e vera del Presidente"
Discorso del cavalier Adamo Neri in occasione della messa in suffragio per l’ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, nel decimo anniversario della sua morte, celebrata dal cardinale Matteo Zuppi, in Cattedrale a Carpi il 29 gennaio.
Eminenza cardinal Matteo Zuppi, eccellenza monsignor Erio Castellucci, signor Sindaco, autorità, cittadini, associazioni giovanili, grazie della vostra presenza.
Oscar Luigi Scalfaro è stato eletto Presidente della Repubblica il 25 maggio 1992 e ha terminato il suo settennato il 15 maggio 1999. In lui si è ravvisato non solamente un appassionato e strenuo difensore negli oltre sessant’anni della nostra storia repubblicana, di quelle istituzioni e di quei principi democratici sanciti dalla Carta Costituzionale. Ma molto di più.
Oscar Luigi Scalfaro ha dimostrato di essere un esponente della classe dirigente democratica e antifascista, animato da vigorosa passione educativa, che nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera all’interno delle istituzioni repubblicane, ha perseguito e testimoniato un ideale ”alto” dell’agire politico, alla cui base debbono essere posti, accanto al costante riferimento ai valori etici e spirituali del cristianesimo, di un cristianesimo vissuto con spirito di autentica libertà e di verace laicità che è proprio del messaggio evangelico, nella consacrazione secolare, un profondo sentimento dello Stato e delle Istituzioni e una viva sollecitudine per la crescita civile e democratica del nostro Paese.
A questa passione educativa, connaturata alla stessa concezione dell’impegno politico caratteristica del Presidente, si connettono tutta una serie di convincimenti e di valori che possono essere riassunti nella formula della politica come servizio al bene comune, alle istituzioni, all’autentica crescita della società civile. Una formula quella della politica come servizio, talora abusata e, troppo spesso depotenziata delle sue profonde implicazioni e valenze di natura etica, la quale, tuttavia, rappresenta l’unico ideale e modello di riferimento laddove ci si proponga di fare della dimensione politica il motore del reale sviluppo economico, sociale e culturale di un paese e l’elemento determinante dell’effettiva maturazione di un ethos civile e di un patrimonio di valori condivisi all’interno della comunità nazionale.
Carpi, oggi, con l’intitolazione di un parco al Presidente Oscar Luigi Scafaro, luogo per le famiglie, per i giovani e bambini, ha voluto rendere omaggio a un grande uomo, uno statista di eccellenza e ad un autentico testimone della libertà. Non può essere dimenticato che egli ha difeso l’unità dello Stato in momenti difficili del Paese. Nel messaggio di fine anno del 1992, affermava ”occorre anzitutto avere il coraggio della verità”.
Un giorno, al Quirinale, gli fu chiesto il motivo per cui portasse sempre il distintivo dell’Azione Cattolica e il Presidente rispose: “Perchè è proprio nell’Azione Cattolica che mi è stato insegnato cosa è la libertà, come deve essere vissuta e che si lotta prima per quella altrui, poi per la propria”.
Veniva ricordato che sul comodino del Presidente, c’erano tre cose: il Vangelo, la Costituzione e il Rosario, questa è la sintesi più bella e vera del Presidente.
Grazie Presidente Scalfaro per la Sua testimonianza ad un ideale alto dell’agire politico, alla cui base devono essere posti accanto al costante riferimento ai valori etici e spirituali del cristianesimo, un vigoroso sentimento dello Stato e delle istituzioni repubblicane e un’autentica passione per la crescita civile e democratica del nostro Paese, che sia di insegnamento e di eredità per i nostri giovani.