Chiesa: verità per riconciliarsi e ripartire
Quel filo comune tra genocidio canadese (molto più ideale che materiale) e Shoah.
di Luca Baraldi
Il 27 gennaio ad Auschwitz i soldati dell’Armata Rossa scoprivano un pezzo di inferno sulla terra. Un luogo dove la dignità dell’essere umano era volutamente e scientificamente negata. Una fabbrica di odio, rancori, paure mostruose, di morte. Questa ricorrenza mi porta a riflettere su molte altre Auschwitz che, in molte parti del mondo, hanno -ed ancora tentano- di sottrarre pezzi di realtà e di vite alla Luce che ha vinto le tenebre. Fra queste non posso non pensare, visto che ora ne ho un contatto personale, a quel fenomeno problematico che hanno rappresentato le scuole residenziali in Canada.
La breve storia di questo paese è segnata, sin dalla sua nascita, da una carsica tensione fra le popolazioni native di questi luoghi e coloro che, a partire dal XVII secolo sono giunti a colonizzare dal vecchio continente. Non ho le competenze per fare un’accurata analisi storica di tali relazioni; tuttavia la lettura di alcuni documenti mi ha portato a pensare che qui, esattamente come in Europa durante le dittature nazi-fasciste, sia stato applicato un modello antropologico a scala. Ciò significa che, da parte di chi ha più mezzi economici e risorse materiali ed ideologiche, si è ritenuto legittimo, giusto e sacrosanto, tentare di estirpare una situazione di male rappresentata da persone di differente cultura, modo di rapportarsi ai beni ed alla realtà più in generale.
È vero che ci sono state importanti eccezioni, come ad esempio la missione dei gesuiti fra le popolazioni Urochesi, ma in linea generale si andò affermando sempre più il principio per il quale gli indiani non erano uomini al livello degli occidentali, per cui era necessario civilizzarsi sopprimendone tradizioni ed usi. Si capisce bene, allora come il motto “uccidere l’Indiano nel bambino” abbia potuto fare da sfondo alla strutturazione progressiva delle scuole residenziali nei secoli XIX e XX, specie nel sud del Canada.
Non si può fare di tutte le erbe un fascio: tali istituzioni hanno avuto fasi differenti di sviluppo e diffusione nei diversi Territori e province (qui nei NT hanno cominciato ad esserci dagli anni ‘50 dopo i trattati con le popolazioni native, anch’essi fatti oggetto di grandi dibattiti)… continua a leggere oppure abbonati qui.