Restituita al popolo che la edificò
A Budrione sabato 22 gennaio, a partire dalle 15, la cerimonia per la riapertura della chiesa parrocchiale. Note storiche, scoperte e lavori eseguiti.
Torna a spalancare le sue porte e ad accogliere i fedeli nel cuore del paese di Budrione di Carpi l’antica chiesa parrocchiale dedicata alla Conversione di S. Paolo Apostolo. Nel pomeriggio di sabato 22 gennaio, alle ore 16, il vescovo Erio Castellucci presiederà la santa messa alla presenza delle Autorità e dei rappresentanti della comunità parrocchiale.
Al termine degli interventi di restauro a circa dieci anni dal sisma del maggio 2012, verranno illustrati al pubblico i lavori eseguiti in una tavola rotonda, alle ore 15, che precede la celebrazione religiosa. All’architetto Sandra Losi, direttrice dell’Ufficio patrimonio immobiliare della Diocesi di Carpi abbiamo chiesto di anticipare gli aspetti tecnici dei restauri eseguiti.
Note storiche
Da tempi immemorabili questa chiesa è cara alla Comunità di Budrione, e singolare è la sua storia: essa fu infatti qui edificata a partire dal 1650 e proprio la piccola comunità di Budrione si accollò un debito pubblico per sostenere le spese della costruzione di un nuovo edificio per il culto al posto di quello precedente, ormai in rovina e distante dal centro delle case. Nei secoli la chiesa è stata progressivamente trasformata fino a quella a noi giunta. Eccone un accenno alle vicende storiche.
Al primo nucleo essenziale (ad aula unica secondo gli allora più ricorrenti modelli controriformistici), costruito molto rapidamente, utilizzando in parte laterizi di recupero e in parte nuovi, provenienti dalla fornace appositamente realizzata, si aggiunsero nel 1660 il campanile e la canonica; nel 1669 venne installato il nuovo battistero, ancora in uso (! ), anche se spostato dal lato est a quello ovest; e le acquasantiere, probabilmente provenienti dalla precedente chiesa di S. Claudio, pur essendo i piedistalli attuali di più recente fattura… continua a leggere.