Castellucci: “Stefano, punta ad una vita che sia dono”
Ieri sera in Cattedrale l'ammissione del seminarista Stefano Simeoni
Il 2022 per la Chiesa di Carpi si è aperto con “Eccomi” che è segno di speranza e di impegno: è quello che ha pronunciato il seminarista Stefano Simeoni davanti al vescovo Erio che lo ha ammesso al cammino per il diaconato e il presbiterato. Il rito si è svolto sabato 8 gennaio in Cattedrale a Carpi all’interno della celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo, con la presenza del Rettore del Seminario Interdiocesano don Maurizio Trevisan, del Rettore del Seminario di Carpi don Riccardo Paltrinieri, del vicario generale monsignor Gildo Manicardi e di altri sacerdoti della comunità del Seminario. Stefano, originario di Teramo, ma da tempo in diocesi per seguire la sua vocazione maturata dopo la la laurea in economia aziendale e una prima esperienza lavorativa era accompagnato dai genitori e da una nutrita delegazione della parrocchia di Mirandola dove sta svolgendo la sua esperienza pastorale.
Nell’omelia il vescovo Erio così ha accolto la disponibilità del seminarista a proseguire il suo cammino di formazione: “Caro Stefano, presentando la tua candidatura al diaconato e al presbiterato, nella nostra diocesi, tu dichiari il desiderio di spendere la tua vita per annunciare, celebrare e testimoniare questo Dio che si manifesta nel deserto. Sai bene che non ti aspettano glorie umane, riconoscimenti ammirati e fans club; conosci la fatica e la gioia di seguire un Signore così, un pastore che si adatta al passo umano e un figlio che si immerge nelle nostre ferite. Sai bene che la gloria del Signore non ha nulla da spartire con le glorie umane. Ma sai anche – e per questo ti affidi alla Chiesa – che vale la pena di scommettere su un Dio così, di affidargli i talenti che lui stesso ti ha dato, di spandere la bellezza della fede in lui, di lanciarti nell’avventura di un ministero che riserva, insieme alle difficoltà di ogni vocazione, delle sorprese belle, più di quanto si possa pensare. Ti accompagniamo, perché il tuo cammino possa proseguire senza pensare troppo a te stesso, ma puntando, come ha fatto Gesù sulla condivisione, sulla propria vita che diventa dono per altri.