Una veglia per ricordare Enrico Lovascio ad un anno dalla scomparsa
"Si respirava lo spirito con cui i suoi amici hanno organizzato la serata: ritrovarsi insieme e ringraziare per il dono grande che è stato avere Enrico nella nostra vita”
Enrico figlio, fratello, Enrico amico, scout, educatore, Enrico musicista e sportivo. Esattamente un anno fa, il 6 gennaio 2021, Enrico Lovascio, è morto a 22 anni per arresto cardiaco a poche settimane dal trapianto eseguito per curare la leucemia. Oltre 200 persone si sono ritrovate ieri sera in Cattedrale per una veglia di preghiera e riflessione in sua memoria: la sua famiglia, i parenti, gli amici, gli scout del Carpi 1 e Carpi 2, e della Polisportiva Nazareno.
“Dono, profondità, armomia”: queste sono le tre parole chiave scelte come filo conduttore della serata. È stato per tutti noi un momento molto bello e intenso – racconta il fratello Davide -. Si respirava lo spirito con cui i suoi amici scout lo hanno organizzato: ritrovarsi insieme e ricordare il dono grande che è stato avere Enrico nella nostra vita”.
“Lo scorso anno, durante una veglia di preghiera, i suoi compagni hanno scritto su dei cartelloni varie parole che associavano ad Enrico: in occasione di questa serata hanno scelto le tre che ricorrevano con maggiore frequenza e che ritenevano più attinenti a mio fratello”.
Presenti alla veglia anche don Massimo Dotti, parroco del Duomo, don Severin, padre Ippolito, parroco di San Francesco e suor Maria Bottura. “Partendo dalle tre parole chiave, i suoi tanti amici hanno raccontato aneddoti su Enrico, anche buffi, divertenti. Per ricordarlo con animo leggero e un sorriso, quello che lui sempre aveva”.
Su un grande cartellone, ognuno ha lasciato un proprio personale ricordo. “Hanno raccontato di quando mio fratello doveva preparare una torta vegana, ma non gli era venuta molto bene e così l’ha ‘aggiustata’ con il mascarpone; oppure hanno evidenziato come le attività manuali non fossero proprio il suo forte, e a testimonianza hanno portato dei manufatti creati da lui. Volevamo ricordarlo con un sorriso e uno spirito leggero”.
La serata è stata anche occasione per fare un bilancio delle iniziative che in questo anno sono state poste in essere dal Comitato “Musica & Sport per Carpi”, nato in memoria del giovane e che ha tra i suoi obiettivi quello di far vivere a bambini e ragazzi percorsi di formazione ed esperienze di socializzazione in ambito sportivo e musicale, sulla scia di quanto ha fatto Enrico, soprattutto a chi ne ha voglia e capacità ma ha bisogno di un aiuto economico.
In particolare, per il periodo gennaio-giugno 2022, il Comitato propone i percorsi “Musica e Sport”, cui gli alunni di quarta e quinta elementare, con ISEE familiare inferiore a 30.000 euro e motivati, potranno accedere gratuitamente, previo accoglimento della domanda. In particolare, per quanto riguarda la Musica si tratterà di un corso individuale di strumento, a scelta tra pianoforte, chitarra, flauto, sax, effettuato al pomeriggio attraverso l’associazione musicale “Flauto magico”, nei i locali delle primarie Pascoli. In riferimento allo sport, l’attività sportiva a scelta tra pallacanestro, ginnastica artistica e cheer sport, verrà effettuata dalla Polisportiva Nazareno.
“Abbiamo ricevuto sei domande (tre per la musica e tre per lo sport) – racconta Davide -. Nelle prossime settimane incontreremo le famiglie dei ragazzi e per fine gennaio contiamo di inserirli nei gruppi musicali o di pallacanestro. Ci sono ancora alcuni posti ‘assegnabili’ (uno per la musica e 5 per il basket): saremmo felici di sostenere i percorsi di altri giovani (per inviare le domande, scrivere a musicaesportpercarpi@gmail.com)”.
Ad animare musicalmente la veglia c’erano i “Cristiani d’Avena”, il gruppo in cui anche Enrico suonava: “La vendita del loro Cd musicale ‘L’Amore È’ (contenente anche tre canzoni in cui ha suonato Enrico e il brano ‘Non trovo le parole’ composto dalla famiglia Lovascio) sta andando molto bene (è acquistabile anche presso la libreria La Fenice di Carpi) e il ricavato andrà a sostegno delle iniziative del Comitato”.
Le tre parole chiave “Dono, profondità, amore”, sono state declinate anche con riferimento al Comitato: “‘Dono’ in quanto si tratta di iniziative rivolte gratuitamente ai giovani grazie alla generosità di tanti; ‘profondità’ perché sono indirizzate a ragazzi motivati e desiderosi di entrare nel percorso della musica o dello sport; ‘armonia’ in quanto molte persone di diverse realtà sono impegnate in questi progetti”.
Maria Silvia Cabri