Tempo di Avvento tempo di ascolto
Ascolto: è il tema che ci ha guidati in queste settimane di preparazione al Santo Natale, declinato nei vari ambiti e temi affrontati.
di Maria Silvia Cabri
Faith Gospel Choir
L’Avvento è il tempo dell’attesa e il tempo dell’ascolto. Se lo scorso anno in preparazione al Santo Natale abbiamo scelto, quale “filo conduttore” del nostro essere comunicatori, il tema dell’attesa, quest’anno abbiamo deciso di vivere l’Avvento come ascolto.
E’ quello che ci chiede la Chiesa all’inizio del Cammino Sinodale. Ci siamo, dunque, posti in ascolto: un ascolto umile, silenzioso, lento, cercando e assimilando la Parola che è venuta ad abitare tra noi. Cercandola nelle persone che in questo cammino di Avvento e, dunque, di ascolto, abbiamo incontrato, conosciuto e, appunto “ascoltato”.
Se il nostro compito, quali giornalisti e comunicatori, è di “dare voce” a chi voce non ha, a chi non viene ascoltato, come una sorta di cassa di risonanza delle loro storie e vite, abbiamo cercato di percepire quella voce, il suo ritmo, anche il suo silenzio.
Papa Francesco ha richiamato l’importanza dell’ascolto della Parola di Dio, affermando che essa “non è un fumetto da leggere, ma un insegnamento che va ascoltato con il cuore e messo in pratica nella vita quotidiana. Questa è la vita cristiana: niente di più, ascoltare la Parola di Dio e praticarla.
Ma se la ascoltiamo o se leggiamo il Vangelo superficialmente, allora questo non è ascoltare la Parola di Dio: questo è leggere la Parola di Dio come si può leggere un fumetto. Mentre ascoltare la Parola di Dio è chiedersi: “Questo che cosa dice al mio cuore? Dio cosa mi sta dicendo con questa parola?”. Solo così, infatti, la nostra vita cambia. Questo significa ascoltare la Parola di Dio non solo con le orecchie ma anche con il cuore e metterla in pratica”… continua a leggere.