I sensi del feto (2)
Riprendendo il discorso sullo sviluppo sensoriale del feto, come prova che quell’embrione che si sviluppa non è solo un aggregato di cellule ma è quel cucciolo d’uomo che si sta preparando per uscire ed affrontare la vita, prendiamo in esame altre caratteristiche.
Proseguiamo nella nostra analisi arrivando all’apparato uditivo il quale si sviluppa verso la decima settimana. L’ambiente uterino è ricco di rumori che provengono sia dall’interno che dall’esterno e il corpo materno funge da cassa di risonanza. Ricercatori canadesi hanno dimostrato che il piccolo, già in utero, riesce a discriminare a chi appartengono le voci che sente, come anche i rumori che ascolta e a catalogare i rumori fisiologici da quelli forti e sgradevoli che possono diventare traumatici.
Comunque sia, percepire i suoni e i rumori aiuta il bambino a sviluppare le prime cognizioni linguistiche. La mamma ha una sua voce come ce l’ha il papà e queste sono diverse; questo è importante per far capire non solo che un bambino per crescere ha necessità dei due genitori ma anche che questa necessità si esplicita nella richiesta che devono esserci entrambi nel processo educativo, in presenza, dando del tempo al piccolo che ancora è nel buio del ventre materno. Invece di andare in giro con il telefonino in mano a leggere i messaggi delle amiche o di chicchessia, bisogna parlare con il proprio piccolo, bisogna far udire la voce, e non solo, anche la musica.
È ampiamente noto come esperimenti di alcuni anni fa hanno dimostrato che una certa musica agita il feto mentre la musica di un altro genera lo calma. L’organo della vista funziona tra il quarto e il sesto mese: il feto rimane con gli occhi chiusi fino alla ventiseiesima settimana ma ci si è resi conto che ha comunque una percezione della luce.
Alla nascita l’apparato visivo è sviluppato anche se il neonato mette a fuoco solo oggetti molto vicini. Il feto poi inizia a muoversi a sei-otto settimane, si tocca la testa e altre parti del corpo, inizia a fare diverse azioni fisiologiche, e a perlustrare la placenta. Dopo la quindicesima settimana reagisce agli stimoli ambientali e attorno alla ventiquattresima settimana sogna. Il sonno di tipo REM occupa buona parte del sonno del feto fino alla nascita.
Questo e tanto altro, per dire come non si può trattare l’essere umano in divenire, dallo zigote in poi, come solamente un piccolo ingranaggio biologico ma è un uomo in formazione, da amare e tutelare come quando viene alla luce e lo possiamo vedere…in carne ed ossa.