Attraversiamo i nostri deserti
Verso il Natale con le riflessioni delle Carmelitane Scalze di Piacenza /2 Da Giovanni Battista alla “via” di Teresa di Lisieux.
a cura delle Carmelitane Scalze di Piacenza
Nella valle dell’umiltà – Carmelitane Scalze Piacenza
“Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea. Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto”. (Lc 3,1-4)
Il Vangelo di questa seconda domenica d’Avvento ci cala con accuratezza, secondo lo stile dell’Evangelista Luca, nelle circostanze storiche in cui si situa la vicenda di Gesù e, in particolare, in questo caso, di Giovanni Battista. Il quadro che ci viene presentato non è certo dei migliori: Israele si trova nuovamente sotto il dominio straniero e il tempo si conta a partire dall’i- nizio del governo dell’Imperatore. È Roma che segna il tempo e lo spazio, Roma che detta le regole e le coordinate. Eppure questo controllo apparentemente onnipervasivo, non può evitare l’intrusione di un’ospite inaspettata: “la Parola di Dio venne su Giovanni”.
Proprio negli anni del regno dell’imperatore, proprio nella terra promessa invasa da stranieri, non solo: proprio nel deserto. Il deserto nella Bibbia è luogo di esilio e tentazione, luogo di prova, luogo in cui viene inviato il capro espiatorio che porta i peccati del popolo. Ma è anche, e forse proprio per questo, luogo in cui Dio si manifesta in modo inatteso… continua a leggere.