Due belle notizie per i bambini
La prima bella notizia è italiana: dieci bambini provenienti da diverse regioni del nostro Paese, hanno ritrovato la vista al Vanvitelli di Napoli grazie a una terapia genica, sperimentata da circa quindici anni in questa Azienda, pensata per la cura di distrofie retiniche ereditarie.
Francesca Simonelli, professore ordinario di Oftalmologia e direttrice della Clinica Oculistica dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli racconta: “I dieci pazienti trattati, oggi possono scrivere, leggere e muoversi in autonomia. I risultati che abbiamo ottenuto di allargamento del campo visivo, aumento della capacità visiva da vicino, da lontano e in condizione di scarsa luminosità, hanno un profondo valore scientifico e clinico oltre a testimoniare che, in una patologia degenerativa, la via del trattamento precoce è quella vincente… il nostro Centro in Europa ha la maggiore casistica di pazienti in età pediatrica trattati con Luxturna. Fino ad inizio anno non avevamo terapie approvate per il trattamento delle distrofie retiniche ereditarie, mentre ora abbiamo a disposizione una terapia che ci permette di offrire una speranza reale ai pazienti”. Questi bambini non saranno più obbligati ad andare a Parigi o in Germania a farsi curare e questo è un eccellente risultato.
La seconda bella notizia riguarda la malaria. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha approvato il primo vaccino per la prevenzione della malaria, una delle malattie infettive più letali che ogni anno causa la morte di circa 400mila persone, principalmente nell’Africa subsahariana. Gli studi condotti negli ultimi anni hanno evidenziato come il vaccino sia molto efficace se usato in combinazione con altre misure di controllo efficaci. In fase di sperimentazione, il vaccino è stato testato in Kenya, Malawi e Ghana, dove è stato integrato nei programmi di immunizzazione locali con una somministrazione in quattro dosi a partire dai bambini di cinque mesi.
In questi tre Paesi sono state somministrate complessivamente oltre 2,3 milioni di dosi. Uno studio del 2020 ha stimato che se il vaccino fosse distribuito nei Paesi con la più alta incidenza di malaria al mondo, potrebbe prevenire 5,4 milioni di casi e 23mila decessi di bambini di età inferiore ai cinque anni ogni anno. Chiaramente, a questo proposito, fondamentali sono gli sforzi economici a favore di chi non ha i soldi nemmeno per permettersi un vaccino salva vita.
Due belle notizie che ci impegnano a fare in modo che la ricerca possa liberamente e serenamente proseguire senza dover elemosinare fondi a destra e a manca e che tutti possano accedere alle cure che necessitano in ogni parte del mondo a prescindere della loro condizione economica e sociale.