Diaconato? Domande e risposte
Canalchiaro 149. La rubrica curata dai seminaristi e dedicata alla condivisione di pensieri e riflessioni sulla loro quotidianità.
Francesco Cavazzuti
Le ordinazioni a diacono del seminarista di Carpi Francesco Cavazzuti – il 20 novembre – e dei diaconi permanenti modenesi Roberto Bandieri, Angelo Parretta e Matteo Solieri – il 13 novembre – si collocano nell’ambito della riflessione del Sinodo sull’apporto dei diaconi nelle comunità locali.
In queste comunità noi seminaristi stiamo vivendo le nostre esperienze pastorali e ci sentiamo interpellati a comprendere chi siano i diaconi e quale relazione abbiano con quelle stesse realtà dove svolgono il servizio, luoghi dove si esprime nell’ordinarietà concreta la vita delle Chiese di Modena e Carpi. Ci sta quindi a cuore fare emergere qualche domanda frutto del confronto interno alla nostra comunità e che auspichiamo possa aprire al dialogo in un’ottica sinodale.
L’identità del diacono. Fra i ministri ordinati?
Dall’8 al 10 ottobre scorso si sono riuniti a Gaiato molti diaconi con le loro mogli, e diversi di essi hanno espresso il desiderio di partecipare alla vita ecclesiale come ministri ordinati, in collaborazione con il vescovo e il presbiterio in quanto, come ha ricordato il relatore don Massimo Nardello, inseriti nella successione apostolica. Come rispettare ciò nella pastorale, dove sembrano quasi dei laici? E nella liturgia, dove appaiono quasi degli accoliti?
Quale apporto dei diaconi al servizio?
Il Papa ha descritto i diaconi “custodi del servizio” in una Chiesa che si comprende come “costitutivamente diaconale”… continua a leggere.