Il Rotary Club ha donato un’auto ibrida all’Assistenza Domiciliare
"Siamo consapevoli quanto sia doveroso sostenere la sanità specie in un periodo tanto complicato come quello che stiamo vivendo"
Il parco mezzi del Servizio di Assistenza Domiciliare Infermieristica (SADI) del Distretto di Carpi si arricchisce di una nuova automobile grazie alla generosità del Rotary Club di Carpi. La consegna del mezzo è avvenuta ieri, durante una breve cerimonia a cui hanno partecipato i rappresentanti del Distretto sanitario, alcuni operatori della Domiciliare e una delegazione dei soci Rotary. L’auto, ad alimentazione ibrida, rappresenta un importante plus nella dotazione del servizio: con il mezzo donato, salgono a 15 le vetture a disposizione dell’équipe che si occupa di assistere i pazienti al domicilio, impossibilitati a spostarsi.
“La generosità è sempre stato un tratto distintivo di questo territorio – afferma Stefania Ascari, Direttore del Distretto di Carpi – e questa donazione lo conferma. Per il SADI poter contare su un nuovo mezzo significa molto, anche e soprattutto in questo momento di grande lavoro. Ringrazio dunque di cuore il Rotary Club di Carpi per la sensibilità e l’attenzione nei confronti della sanità, in particolare di quella territoriale, che mira a fornire un servizio sempre più vicino ai cittadini”.
“La continua attenzione che da qualche tempo riserviamo ai servizi sanitari del territorio – dichiara Mauro Bernini, Presidente del Rotary Club Carpi – discende dalla piena consapevolezza di quanto sia doveroso sostenerla in un periodo tanto complicato come quello che stiamo vivendo. Su precisa indicazione del Distretto abbiamo indirizzato la nostra donazione verso un tipo di auto che fosse da una parte rispettosa dell’ambiente e dall’altra idonea a muoversi con facilità nel tessuto urbano nel quale va fornita una assistenza domiciliare a chi ha bisogno”.
L’attività del SADI di Carpi, diretto da Irma Monia Spattini, ha registrato un importante incremento a seguito della pandemia da Covid-19: attualmente sono circa 2.000 gli accessi a domicilio effettuati ogni mese dagli operatori del servizio, in totale 29 infermieri e 2 operatori socio-sanitari che operano su due turni.