Strade, potenziare e rendere più sicure le statali in Regione
Porrettana, Adriatica, Tosco-Romagnola, Abetone e Brennero: approvata la Convenzione tra Emilia-Romagna e Anas Spa per la redazione, entro il 2022, degli studi progettuali. Dalla Regione più di 1,1 milioni di euro
Collegamenti più sicuri e scorrevoli, e meno traffico nei centri abitati: avanti con il potenziamento delle strade dell’Emilia-Romagna. Grazie alla Convezione tra Regione e Anas Spa, approvata con delibera della Giunta regionale, parte infatti l’iter per la realizzazione di sei interventi considerati strategici per il miglioramento della viabilità e della sicurezza dell’intera rete stradale.
Una fase progettuale dal valore di oltre 8 milioni e 750mila euro complessivi – di cui più di 4,5 milioni nel 2021 e oltre 4,2 milioni nel 2022 – a cui la Regione ha partecipato con lo stanziamento di una quota pari a 1 milione e 150mila euro, di cui 650mila euro nel 2021 e 500mila nel 2022.
L’atto dà il via quindi alla redazione, entro il 2022, di cinque progetti di fattibilità tecnica ed economica che riguardano l’ammodernamento della statale 64 Porrettana nel tratto tra Sasso Marconi e Vergato (Bo), della SS 67 Tosco-Romagnola nel tratto fra Forlì e Ravenna, la realizzazione della variante all’abitato di Montale Rangone nel Comune di Castelnuovo Rangone (Mo) sulla SS 12 dell’Abetone e del Brennero e degli abitati di Fosso Ghiaia (Ra), Mezzano (Ra), Camerlona (Ra) e Glorie (Ra) sulla SS 16 Adriatica. Sempre sulla statale Adriatica è prevista inoltre la redazione del progetto definitivo per la variante all’abitato di Alfonsine (Ra).
“Grazie a questa Convenzione – sottolinea l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Andrea Corsini – si gettano le basi per dare avvio al più presto alla realizzazione di opere fondamentali per liberare i centri abitati dal traffico migliorando quindi la viabilità, la sicurezza stradale, la qualità dell’aria e i collegamenti stradali in aree commerciali e produttive strategiche, quali sono il porto di Ravenna e le sue direttrici di collegamento con la rete primaria, l’asse portante di valico appenninico della Città metropolitana di Bologna e quello della provincia di Modena”.
“Infine – chiude Corsini – soprattutto in questa fase di ripresa per la Regione e l’intero Paese, mi preme sottolineare anche l’importanza che opere come queste hanno in termini occupazionali, perché ogni cantiere che parte corrisponde a più lavoro e crescita economica”.