Territorio, in Emilia-Romagna l’agricoltura diventa sociale
Approvato in Giunta regionale il progetto di legge che punta sulle fattorie come luoghi di benessere psico-fisico e corretta educazione ambientale e alimentare. Nuove opportunità di lavoro per le persone fragili. Risorse per oltre 1,3 milioni di euro
Alessio Mammi e Elly Schlein
L’agricoltura in Emilia-Romagna diventa sociale, si apre alle comunità come elemento di inclusione e di sviluppo sostenibile. E mette al centro la fattoria, luogo in cui il lavoro può diventare opportunità per le persone più fragili, ma anche nuova fonte di reddito per le imprese agricole.
E non solo. La coltivazione dell’orto, la cura degli animali, il ciclo biologico naturale, possono produrre nuovi stimoli per favorire il benessere psico-fisico delle persone e per la trasmissione di una corretta educazione ambientale e alimentare.
Il tutto in un più stretto e virtuoso rapporto con il territorio mettendo in rete imprese agricole, utenti fragili, enti pubblici, cooperative sociali e consumatori responsabili.
Punta sulla multifunzionalità delle imprese agricole, riconoscendone l’impatto innovativo dei servizi offerti sul territorio, il nuovo progetto di legge “Norme in materia di agricoltura sociale” approvato in Giunta regionale dell’Emilia-Romagna e presentato oggi, martedì 19 ottobre, in video conferenza stampa dalla vicepresidente Elly Schlein e dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi.
Oltre 1,3 milioni di euro – 75mila da bilancio regionale e 1,3 milioni dal Psr – le risorse previste da viale Aldo Moro per dare sostegno alla legge tra interventi formativi, azioni di informazione, animazione e comunicazione e incentivi per adeguare e allestire le fattorie sociali.
“Il ritorno alla terra deve diventare sempre più un tema qualificante nelle nostre politiche e nelle nostre vite – affermano Schlein e Mammi-. L’abbiamo visto nell’ultimo anno, nel corso dell’emergenza sanitaria, quanto la produzione di cibo sano e certificato sia stata fonte di confronto ed elemento fondamentale anche per il benessere delle persone. Questo nuovo provvedimento, che intendiamo sostenere con incentivi regionali e del Programma di sviluppo rurale per oltre 1,3 milioni di euro, è un passo avanti verso un’agricoltura per così dire ‘allargata’ che oltre al recupero e alla valorizzazione del lavoro, ma anche del giusto reddito delle imprese, punta alla conoscenza, alla trasmissione di saperi antichi e all’inclusività delle persone più fragili”.
“La nuova fattoria sociale, sono già una cinquantina quelle presenti in Emilia-Romagna, assume un ruolo centrale – chiudono la vicepresidente e l’assessore – in cui la comunità può apprendere valori qualificanti, quali la socializzazione senza discriminazioni, il rispetto per l’ambiente e i ritmi biologici naturali. Anche di questo abbiamo bisogno ora per ritrovare serenità e obiettivi concreti e condivisi”.