Bulgarelli Production sostiene l’arte di Sebastião Salgado
L’Azienda carpigiana è sponsor della tappa italiana della mostra SEBASTIÃO SALGADO. AMAZÔNIA
L’azienda carpigiana BULGARELLI PRODUCTION è stata chiamata a partecipare a uno dei più bei connubi del mondo fashion, quello con l’arte: è infatti sponsor dell’unica tappa italiana del tour internazionale della mostra SEBASTIÃO SALGADO. AMAZÔNIA che si tiene a Roma al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo dal 1 ottobre 2021 al 13 febbraio 2022.
BULGARELLI PRODUCTION, che progetta e produce cartellini, etichette, complementi in cartotecnica e micro-packaging per abbigliamento e accessori moda, è stata invitata ad aderire al progetto dal MAXXI stesso, il quale ha apprezzato lo straordinario percorso per la sostenibilità e la responsabilità sociale che l’Azienda ha iniziato più di dieci anni fa e perseguito con passione e ingenti investimenti, e che l’ha portata ad essere già Carbon Positive, perché le emissioni di CO2 generate dalla sua attività sono assorbite e anzi superate dall’impatto di tutti i provvedimenti presi a sostegno dell’ambiente.
“Abbiamo accolto l’invito con grande entusiasmo” dice Davide Bulgarelli, “perché condividiamo gli stessi valori e la filosofia di Salgado, e siamo felici e onorati che il nostro impegno sia stato compreso, e giudicato degno di essere accostato all’opera di un grande Maestro. Sono ancora più emozionato anche per il fatto che personalmente ho sempre ammirato Sebastiāo Salgado, per me una inesauribile fonte d’ispirazione”.
La mostra
Prodotta dal MAXXI in collaborazione con Contrasto, e curata da Lélia Wanick Salgado, compagna di viaggio e di vita del grande fotografo, la mostra espone più di 200 fotografie che propongono un’immersione totale nella foresta amazzonica, invitando a riflettere sulla necessità di proteggerla. Frutto di sette anni di spedizioni fotografiche compiute via terra, acqua e aria, è stata ideata da Salgado per ricreare un ambiente che avvolgesse il visitatore nella sua vegetazione rigogliosa e nella quotidianità delle popolazioni native: un’intensa testimonianza di ciò che resta di un patrimonio immenso che rischia di scomparire, e che pertanto invita ognuno a prendere parte alla sua tutela, affinché la vita e la natura possano sottrarsi a ulteriori episodi di distruzione e depredazione.
La visita è accompagnata da una traccia audio composta appositamente per la mostra da Jean-Michel Jarre e ispirata ai suoni autentici della foresta, come il fruscio degli alberi, i versi degli animali, il canto degli uccelli o il fragore dell’acqua che cade a picco dalle montagne.