Cantina di Santa Croce – Sarà un’ottima annata (anche biologica)
Prosegue la vendemmia alla Cantina Santa Croce: uva sana, qualità e gradazione zuccherina eccellenti. Parola dell’enologo Michele Rossetto
di Maria Silvia Cabri
“Produrre buoni vini è un mestiere, fare grandi lambruschi è un’arte”. Lo slogan scelto dalla Cantina di Santa Croce di Carpi per presentarsi bene rispecchia la filosofia portava avanti fin dall’anno della sua fondazione, nel 1907. Come da tradizione, settembre è tipicamente il mese dedicato alla vendemmia: è il tempo di raccolta dei frutti di un anno, al fine della lavorazione e produzione. Michele Rossetto, enologo della Cantina Santa Croce, illustra la vendemmia 2021.
Come sta andando la vendemmia?
Siamo ad un terzo della raccolta dell’uva. Siamo molto soddisfatti, i sono buoni presupposti per un’ottima annata. Quest’anno, infatti, sotto il punto di vista fito sanitario, l’uva è ottima, non presenta malattie, eccellente la maturazione così come l’equilibrio zuccheri/ acidità, ed è molto bello il colore. L’unico “neo” è dato dalla riduzione della quantità di uva che i soci conferiranno.
A cosa è dovuto questo?
Due fattori: le gelate della scorsa primavera e la siccità dell’estate. Chi ha potuto irrigare in modo consistente è riuscito a limitare i danni, ma chi ha subito le gelate, specie nelle zone al confine con la provincia reggiana, subirà anche una riduzione del 40% della produzione. Un calo importante in parte compensato dalla migliore qualità e dalla gradazione zuccherina.
Questo influirà anche sul mercato…
Visto che la quantità di vino sarà minore, il mercato sicuramente l’apprezzerà di più. La domanda sarà maggiore e questo inciderà anche sul prezzo di vendita, il che va a vantaggio dei produttori finali e dei soci… continua a leggere.