Mirandola, secondo anniversario della riapertura del Duomo
Martedì 21 settembre, alle 18.30, durante la Santa Messa, si ricorderà l’anniversario. La chiesa madre di Mirandola, che oggi, dopo la ricostruzione, si presenta più sicura e più confortevole, ha pienamente ripreso il suo ruolo centrale nella vita della parrocchia
Ricorre il secondo anniversario della riapertura al culto del Duomo di Santa Maria Maggiore a Mirandola.
Martedì 21 settembre, alle 18.30, durante la Santa Messa, celebrata nell’edificio “risorto” dalle macerie del sisma del 2012, si ricorderà l’anniversario.
Dopo sette anni e quattro mesi dal terremoto, il Duomo di Santa Maria Maggiore riapriva il 21 settembre 2019 con la solenne concelebrazione di dedicazione.
L’intervento di restauro, attesissimo dalla città, era stato annunciato dal vescovo Francesco Cavina, alla presenza di Papa Francesco a Mirandola il 2 aprile 2017, proprio sul sagrato del Duomo, gravemente lesionato. Fra gli interventi eseguiti, che, per la loro complessità, hanno richiesto un alto grado di perizia tecnica, la ricostruzione delle murature portanti in mattoni, del tetto e delle pareti sommitali dei sottotetti in legno lamellare, delle volte della navata centrale e di sinistra con strutture leggere, infine, il consolidamento strutturale dell’intero fusto del campanile.
Con la dedicazione di due anni fa, all’interno del nuovo altare maggiore, sono state deposte le reliquie dei Santi a cui si affida il popolo di Dio che è a Mirandola, in particolare quelle del Patrono, il vescovo San Possidonio, e il Beato Odoardo Focherini martire.
Un edificio, dunque, la chiesa madre di Mirandola, che oggi si presenta più sicuro dal punto di vista sismico e più confortevole e che ha pienamente ripreso il suo ruolo centrale nella vita della parrocchia e della città.