Giovani sulle tracce della rotta balcanica
Tanti momenti di incontro e di condivisione per i partecipanti al viaggio “Venezia-Trieste. In direzione ostinata e contraria” dedicato al tema della rotta migratoria balcanica. Ad organizzare l’iniziativa Caritas di Carpi con la Ong Bambini nel Deserto e i Centri Missionari di Carpi e di Modena
Dal 24 al 30 agosto un gruppo di quindici persone di Carpi e di Modena hanno vissuto il viaggio intitolato “Venezia-Trieste. In direzione ostinata e contraria” percorrendo le orme della rotta balcanica dalla prospettiva dei percorsi e dell’accoglienza sul versante italiano.
L’iniziativa è stata organizzata da Caritas Diocesana di Carpi in collaborazione con la Ong Bambini nel Deserto e i Centri Missionari di Carpi e di Modena.
Dieci giovani e tre accompagnatori, Roberta Della Sala di Caritas Carpi, Gloria Guerra di Missio Modena, e Laura Pugnaghi di Bambini nel Deserto, insieme agli amici esperti Diego Saccora e Anna Clementi, autori del volume “Lungo la rotta balcanica. Viaggio nella storia dell’umanità del nostro tempo”, hanno trascorso tre giorni a Venezia, in compagnia di don Nandino Capovilla, parroco della parrocchia della Resurrezione a Marghera, impegnato nell’Associazione Casa di Amadou, per svolgere alcune attività con i migranti e i senza fissa dimora.
I giorni seguenti si sono svolti a Trieste, ospiti della foresteria delle Suore Orsoline, per altre iniziative di sensibilizzazione, con una tappa sul Carso, celebre per la memoria della prima guerra mondiale ma anche territorio di transito dei migranti provenienti dalla rotta balcanica.
Numerosi gli incontri, le testimonianze, i momenti di riflessione e di condivisione di gesti e di sogni, per una ricchissima esperienza dal punto di vista formativo e umano, una vera e propria iniezione di speranza e di slancio per la costruzione di una quotidianità accogliente e solidale, al di là di ogni barriera.
Sul numero di Notizie in uscita la prossima settimana il resoconto completo del viaggio.
V. P.