Rigenerazione urbana: nuovo bando regionale
Nuova vita al patrimonio edilizio pubblico, dalla Regione 27 milioni di euro per finanziare progetti di rigenerazione urbana. Destinatari i Comuni fino a 60mila abitanti. Le domande da fine ottobre al 30 novembre. Contributi fino a 700 mila euro.
A pochi mesi dalla pubblicazione del report Ispra sul consumo di suolo in Italia i Comuni emiliano-romagnoli con meno di 60mila abitanti possono prepararsi alla stesura di nuovi progetti di rigenerazione urbana. L’obiettivo è rendere edifici come ex scuole, vecchie sedi comunali, depositi o magazzini dismessi nuovi spazi ‘di comunità’ belli e fruibili, capaci di ridare vita alle città senza consumare nuove risorse, ma anzi ripensando ciò che già c’è.
Il “via” lo dà il nuovo bando della Regione, presentato il 4 Agosto dall’assessora regionale alla Programmazione territoriale Barbara Lori e dal presidente della Regione Stefano Bonaccini. A monte un plafond di risorse di 27 milioni di euro, specificamente destinate ai piccoli Comuni affinché questo approccio al futuro delle città possa estendersi a tutto il territorio regionale, non solo ai grandi capoluoghi che dispongono di maggiori strumenti per attivare processi di rigenerazione.
Ripartire dopo la pandemia superando le distanze centro-periferia
Ridare nuova vita a edifici pubblici (o nella disponibilità pubblica) che spesso fanno parte della storia e dell’identità di luoghi e comuni, ma che talvolta non sono più utilizzati. Trasformarli in spazi per i giovani o per la terza età, ludoteche, nidi, biblioteche, luoghi dedicati allo smart working o altri servizi che rendano più attrattivo e fruibile il territorio anche per i turisti. Le possibilità sono molteplici.
Si tratta di “luoghi e spazi che torneranno a vivere – ha spiegato l’assessora Lori – per aumentare le opportunità a favore dello sviluppo dei territori. Proprio per dare valore ‘di comunità’ ai progetti, saranno premiati quelli realizzati attraverso percorsi partecipati così come sarà forte l’attenzione alle scelte progettuali sostenibili e attente all’ambiente, in primis in materia di efficientamento energetico e sicurezza sismica”.
“Quello che presentiamo oggi è un investimento importante coerente con un’idea di sviluppo che dovrà essere sempre più sostenibile – ha poi aggiunto il presidente Bonaccini. – Ripartire dopo la pandemia significa anche questo: un impegno forte per una crescita equilibrata e di qualità di tutto il territorio emiliano-romagnolo, superando le distanze tra centro e periferia. Una crescita equa ed inclusiva, che metta al centro l’ambiente, la salvaguardia del territorio, il lavoro, la conoscenza. Secondo quanto previsto dagli obiettivi del Patto per il Lavoro e il Clima. Siamo in una fase cruciale, ma che allo stesso tempo può essere ricca di nuove, inedite opportunità. Sta anche a noi saperle cogliere”.
Due linee di intervento: recupero integrale e per uso temporaneo
Il nuovo bando si rivolge ai Comuni con meno di 60mila abitanti e individua due linee di intervento differenziate: da un lato i contributi destinati al recupero di un immobile e del suo contesto nell’ambito di progetti di rigenerazione urbana di più ampio respiro, che prevedano l’inserimento di nuove funzioni. Dall’altro i contributi destinati a interventi edilizi più leggeri, volti a un uso temporaneo laddove non sussistono immediatamente le condizioni per definire un progetto definitivo di riutilizzo dell’immobile, e propedeutici a successivi, più ampi lavori.
Al primo tipo di intervento sono destinati 25 milioni dei complessivi 27, con contributi regionali che possono arrivare ad un massimo di 700mila euro; al secondo i restanti 2 milioni, con contributi fino a 100mila euro. In entrambi i casi rimane invariata la quota del cofinanziamento locale: non inferiore al 20% del costo dell’intervento per i comuni con meno di 5mila abitanti e al 30% per gli altri.
Ulteriori premialità sono poi previste per i Comuni più piccoli (meno di 5mila abitanti), per quelli che non hanno ancora ricevuto risorse regionali per interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana, per quelli montani e delle aree interne e per gli interventi con particolare qualità in ambito energetico-ambientale. È possibile trovare sul sito della Regione maggiori dettagli sui finanziamenti.
Presentazione dei progetti da fine ottobre al 30 Novembre 2021
I progetti potranno essere presentati da fine ottobre ed entro il 30 novembre 2021. Indicativamente, entro la fine di gennaio sarà pubblicata la graduatoria.
Il termine di conclusione dei lavori è fissato a dicembre 2025 per gli interventi di rigenerazione urbana, mentre è anticipato a dicembre 2023 per quelli di riuso temporaneo.