Calcio, Carpi escluso da Serie C e calcio professionistico
Il Collegio di Garanzia del Coni ha respinto il ricorso biancorosso. Ultima speranza il ricorso al TAR
Ieri, dopo giorni in cui si sono rincorse voci sul destino del Carpi, è arrivata l’ufficialità: il Collegio di Garanzia del Coni ha respinto il ricorso dei biancorossi, estromessi quindi dal campionato di Serie C e di conseguenza dal calcio professionistico.
A nulla sono valse le motivazioni esposte dall’Avv. Mattia Grassani, ritenute non sufficienti per salvare il Carpi dall’errata rateizzazione dei contributi ravvisata dalla Covisoc. La società ha espresso l’intenzione di ricorrere al TAR della Regione Lazio, per sperare in un ribaltamento in extremis che appare quantomeno improbabile.
Insieme al Carpi respinti anche i ricorsi del Chievo in Serie B, Novara, Sambenedettese e Casertana in Serie C, mentre è salva la Paganese.
Il Sindaco Alberto Bellelli, che può ora mettersi in cerca di eventuali interessati a far rinascere il calcio cittadino, si è appellato alla proprietà, perché consideri ogni possibile interlocutore per garantire al Carpi continuità anche qualora il TAR rigettasse il ricorso, per iscrivere la squadra a campionati diversi dalla Serie C, cosa non possibile con l’attuale compagine societaria.
Il Primo cittadino si è rivolto anche ai soggetti che hanno dimostrato interesse per il calcio della città di Carpi, perché siano pronti a riflettere e valutare insieme all’Amministrazione comunale un nuovo progetto sportivo da inoltrare subito all’attuale società, mettendosi avanti nel caso le notizie provenienti dal TAR fossero negative.
Appaiono dunque lontanissimi i tempi in cui, appena sei anni fa, il Carpi si apprestava a vivere la sua prima ed unica avventura in Serie A.