Lavoratori protagonisti incolpevoli della crisi
Monsignor Castellucci ha incontrato una delegazione di dipendenti del tessile-abbigliamento e i rappresentati sindacali
di Maria Silvia Cabri
I lavoratori: sono stati loro i veri protagonisti dell’incontro con il vescovo di Carpi, monsignor Erio Castellucci, che si è svolto in Vescovado lo scorso 23 giugno. Accompagnati dai rappresentanti sindacali, Roberto Giardiello della Femca Cisl, Sergio Greco della Filctem Cgil e Roberto Righi, segretario provinciale della Filctem Cgil, una decina di dipendenti hanno manifestato a cuore aperto al Vescovo le loro paure, le ansie, le delusioni e le speranze.
A fronte di determinate emergenze, sul piano economico e lavorativo monsignor Castellucci aveva infatti espresso il desiderio di conoscere meglio, di persona, i lavoratori e le loro rappresentanze (come già avvenuto nel recente passato per la vertenza Goldoni) per capire come poter sostenere le loro richieste, in modo intervenire sul piano pubblico, posto che, nel dopo pandemia, il diritto al lavoro sarà uno degli impegni più importanti a livello sociale e politico.
Le tre aziende simbolo
I sindacalisti hanno prima delineato il quadro che vede nelle tre aziende rappresentate, Manifattura Riese (marchio Navigare), Metaphor e Blufin, il simbolo della grave crisi che sta attraversando il Distretto del tessile-abbigliamento, per decenni fiore all’occhiello dell’economia carpigiana. «La Blufin-Blumarine – ha esordito Giardiello – non ha retto al passaggio generazionale; nel novembre 2019, prima che fallisse, è stata acquista al 100% da Marco Marchi della Liu Jo. A fine novembre prossimo finirà la Cassa integrazione e 53 dipendenti rischiano il licenziamento… continua a leggere.