Attori di coesione sociale
Assistente e responsabili nazionali dell’Agesci intervenuti in un webinar dedicato alla figura dell’educatore nell’ambito delle iniziative per il centenario della nascita di don Nino Levratti
di Nicola Catellani
Nell’ambito delle iniziative per celebrare i 100 anni della nascita di don Nino Levratti, martedì 18 maggio si è svolto il secondo e ultimo incontro online sul tema dell’educazione dei giovani, dal titolo “Educatori 4.0: seminatori di sogni”. Dato il lungo impegno di don Nino nello scautismo, sono stati invitati come relatori i vertici nazionali dell’Agesci, ovvero la Capo Guida (Daniela Ferrara), il Capo Scout (Fabrizio Coccetti) e l’Assistente Ecclesiastico (padre Roberto Del Riccio). All’interno dell’Agesci, il ruolo della Capo Guida e del Capo Scout può essere paragonato a quello del Presidente della Repubblica, ovvero coloro che rappresentano l’intera associazione. Il tema dell’educatore come persona in grado di aiutare i ragazzi ad avere e seguire i propri sogni è stato suddiviso tra i tre relatori in alcuni specifici argomenti: “La relazione di paternità”, “Seminatori di sogni”, “Sognare cose grandi”.
Padre Roberto Del Riccio ha sviluppato il tema della relazione di paternità sottolineando come oggi ci sia una fragilità che accomuna sia gli adulti che i ragazzi, una fragilità che non va nascosta dietro il proprio ruolo di educatore, ma che può essere una grossa opportunità se utilizzata in chiave educativa. In particolare nello scautismo il condividere la stessa Promessa, che spinge a fare del proprio meglio, chiede agli educatori lo stesso impegno che loro chiedono ai ragazzi. Questo porta a una credibilità, fondamentale nel ruolo educativo, che non ci si può dare da soli, ma viene riconosciuta dagli altri in base al proprio comportamento. Un educatore credibile avrà poi il dovere di aiutare i ragazzi a fare del proprio meglio nel rendersi protagonisti della propria vita, prima nell’ambito ristretto dello scautismo e poi di conseguenza nella vita… continua a leggere.