CMB – Il 2020 si chiude in utile con oltre 570 milioni di euro
Nel futuro cresce l’incidenza della componente estera
In un anno segnato dal punto di vista sociale ed economico dalla pandemia, che ha causato il blocco totale della gran parte dei cantieri e delle attività per tre mesi, Cmb chiude l’esercizio 2020 con un giro d’affari di oltre 570 milioni di euro, 70 dei quali realizzati su cantieri all’estero, raggiungendo l’equilibrio economico e traguardando importanti obiettivi dal punto di vista finanziario, patrimoniale e commerciale. È stato ridotto l’indebitamento finanziario, proseguendo il trend in calo da ormai otto anni, e sono stati perfezionati nuovi finanziamenti bancari per 136 milioni di euro. Dal punto di vista commerciale sono stati firmati nuovi contratti per lavori e servizi in Italia e all’estero per circa 500 milioni, che hanno consentito di mantenere un consistente portafoglio ordini, pari a circa 3 miliardi di euro. “Dal punto di vista strategico – commenta il presidente Carlo Zini – il 2020 si caratterizza per aver portato la componente estera del fatturato a un’incidenza intorno al 15-20% del complessivo giro d’affari e aver rafforzato la struttura patrimoniale e finanziaria in grado di reggere il forte sviluppo che porterà Cmb a oltre 730 milioni di giro d’affari nel 2023, con un balzo di 100 milioni già nel 2021. Vincente anche la scelta della diversificazione delle attività del Gruppo nell’Area dei Servizi di facility management, gestione calore ed efficientamento energetico, che si è dimostrata fondamentale per contenere il calo dei ricavi legati ai mesi del lockdown”. I volumi produttivi e la redditività del comparto Costruzioni nel 2020 hanno accusato la sospensione delle lavorazioni facendo registrare risultati al di sotto delle previsioni, con un’inversione di tendenza già sul finire dell’anno. Per contro, il comparto Project e Servizi mette a segno, anche quest’anno, risultati produttivi e reddituali in crescita, frutto dell’incessante lavoro svolto, in particolar modo all’interno delle strutture sanitarie, anche nei mesi di maggior criticità della pandemia. Riprendono vigore anche le vendite immobiliari, soprattutto nell’area milanese, che superano gli obiettivi invertendo un trend negativo che durava da alcuni anni. Sul versante occupazionale, il 2020 è stato sensibilmente condizionato dall’emergenza sanitaria che ha prodotto cambiamenti significativi sulle modalità relazionali modificando gli abituali comportamenti sul lavoro e nella vita quotidiana. Questo non ha impedito il progressivo ringiovanimento dell’organico e l’inserimento di nuove risorse a fronte del naturale turn over aziendale accrescendo i livelli occupazionali. Fra i principali lavori conclusi merita una menzione la Torre PwC, progettata dall’architetto statunitense Daniel Libeskind per CityLife a Milano. Inoltre, nel 2020 hanno preso avvio i lavori per la ristrutturazione della Sede delle Nazioni Unite a Ginevra, dei direzionali Spark One e Spark Two per Lendlease e dell’edificio D per Covivio a Milano, oltre ai lavori per il nuovo Ospedale Santa Chiara di Pisa a Cisanello. Proprio in questi giorni è stata ufficializzata l’importante acquisizione dei lavori per la realizzazione della terza corsia nella tratta Firenze Sud – Incisa dell’autostrada A1, per conto di Autostrade per l’Italia: una grande opera di circa 300 milioni che rinnova la collaborazione con la società Autostrade dopo la precedente esperienza della Variante di Valico.