Bande di giovanissimi: controlli continui
Disagio giovanile: allarme anche sotto l’aspetto della sicurezza. Golfieri, comandante Polizia Locale Uta: “Monitoriamo”
di Maria Silvia Cabri
I giovani sono fisiologicamente curiosi, impulsivi, emotivi, ribelli. Ma il loro “mestiere”, l’essere giovani appunto, si scontra sempre più con una serie di ostacoli, esterni e interni, che stanno facendo emergere, con preoccupante velocità e intensità di conseguenze, il fenomeno del disagio giovanile. Emarginazione, rabbia, solitudine, paura, aggressività sono tutti segnali di un malessere psicologico e sociale che la pandemia, con tutte le annesse restrizioni, ha acuito.
Anche la nostra città è testimone di questo fenomeno: la cronaca riporta sempre più spesso episodi di scontri tra band di giovanissimi, molti minorenni, risse, atti di vandalismo, il bivaccare nelle aree verdi. Ad essere preso di mira è soprattutto, ma non solo, il centro storico: oltre ai parchi, le strade e stradine del centro diventano luogo di appuntamento e di ritrovo, tra fumo e alcolici, anche in pieno giorno.
Prevenzione e sicurezza
Sul fronte della sicurezza come si sta muovendo l’Amministrazione comunale? Interviene sul punto Davide Golfieri, comandante della Polizia locale dell’Unione Terre d’Argine. “La presenza delle bande dei giovani, così come delle risse, è diffusa su tutto il territorio nazionale, e sicuramente è stata accentuata dall’emergenza sanitaria. Su Carpi il fenomeno esiste ma, per fortuna, possiamo ancora definirlo ‘contenuto’ nel senso che allo stato attuale siamo ancora in grado di risalire a chi sono questi ragazzi, e ai gruppi di appartenenza. Ovviamente però il fenomeno deve essere costantemente monitorato e mai sottovalutato”.