Mirandola, a due anni dall’incendio della sede della Polizia Locale
La vicinanza del sindaco Alberto Greco ai famigliari delle vittime del rogo, appiccato volontariamente da un cittadino immigrato irregolare. Oggi la Polizia Locale ha trovato locazione in modo temporaneo in via 29 Maggio a Mirandola
“E’ un ricordo che resta vivo quello che oggi ci fa voltare lo sguardo ai tragici fatti di due anni fa quando nell’incendio doloso della sede della Polizia Locale persero la vita due persone – ha dichiarato il Sindaco di Mirandola Alberto Greco nella mattinata di oggi, venerdì 21 maggio, in occasione della commemorazione avvenuta in via Roma dove sorgeva il comando della Polizia Locale -. Come Sindaco, ma pure e soprattutto come cittadino ho il dovere di stringermi ai famigliari delle vittime ed a loro portare la vicinanza mia, di tutta l’Amministrazione Comunale e dell’intera comunità mirandolese. Resta un ricordo terribile di un episodio molto grave che si sarebbe potuto e dovuto evitare”.
Poche e semplici parole per il primo cittadino della città dei Pico a ricordo di quanto avvenne nelle prime ore del 21 maggio di due anni fa. Le fiamme appiccate volontariamente da un cittadino immigrato irregolare divorarono l’edificio che ospitava la Polizia Locale e gli ambienti soprastanti ad esso in cui vivevano una signora di 84 anni – Marta Goldoni – e la sua badante di 74 anni – Yaroslava Kryvoruchko – tragicamente scomparse soffocate dal fumo dell’incendio. Ferito anche il marito della signora unitamente ad oltre una decina di persone.
Oggi la Polizia Locale – trovatasi sprovvista di una sede e costretta per oltre un anno tra San Possidonio e Mirandola – ha trovato locazione in modo temporaneo in via 29 Maggio a Mirandola, in attesa del nuovo comando che sorgerà in via Circonvallazione ove attualmente si trova l’autostazione delle Corriere.