Centri estivi, confermati dalla Regione i “bonus rette”
Stanziati sei milioni di euro, provenienti dal Fondo sociale europeo, nell'ambito del progetto conciliazione famiglia-lavoro. Il sostegno sarà assegnato alle famiglie residenti in Emilia-Romagna. Importo massimo 336 euro
Tornano in Emilia-Romagna i Centri estivi, e con essi i bonus alle famiglie per sostenere i costi delle rette di frequenza, finanziati dalla Regione per il quarto anno consecutivo.
La Giunta regionale ha infatti confermato anche per il 2021 lo stanziamento di 6 milioni di euro – provenienti dal Fondo sociale europeo – che vengono ripartiti tra i Comuni e le Unioni di Comuni per finanziare il progetto di conciliazione dei tempi famiglia-lavoro.
Importi e requisiti
Risorse destinate a finanziare i bonus per le famiglie con figli dai 3 ai 13 anni, quindi nati dal 2008 al 2018, che potranno contare su un contributo massimo di 336 euro a figlio per la frequenza ai Centri estivi: l’importo di 336 euro sarà riconosciuto alle famiglie che ne hanno diritto, in funzione del costo effettivo di iscrizione e potrà permettere la partecipazione a centri estivi anche diversi, e per settimane anche non consecutive. Unico vincolo è l’importo massimo riconosciuto per ciascuna settimana di 112 euro. Pertanto, a fronte di un costo superiore a tale cifra l’eccedenza resta a carico della famiglia.
E si alza, rispetto allo scorso anno, la soglia Isee entro la quale è possibile fare richiesta del sostegno, che passa da 28mila a 35mila euro.
Il sostegno sarà riconosciuto alle famiglie, residenti in Emilia-Romagna, composte da entrambi i genitori, o da uno solo se monogenitoriali, occupati, disoccupati in cerca di lavoro, in cassa integrazione o impegnati in compiti di cura.
A livello territoriale, i 6 milioni sono stati assegnati ai Comuni capofila dei Distretti in base al numero dei bambini residenti e in età compresa tra 3 e 13 anni (nati dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2018). Alla Provincia di Modena spettano 1.000.316 euro.
Sostenere i genitori e favorire la socialità dei figli
Obiettivo del progetto è promuovere e sostenere l’accesso da parte delle famiglie a servizi che favoriscono la conciliazione vita-lavoro nel periodo di sospensione estiva delle attività scolastiche ed educative e allo stesso tempo contribuire a qualificare e ampliare le opportunità di apprendimento e integrazione, mediante esperienze utili per bambini e ragazzi.
“Anche quest’anno, il quarto consecutivo, la Regione non farà mancare il sostegno concreto ai genitori nella gestione dei figli e la graduale ripresa della loro socialità, dopo questi mesi durissimi – sottolineano la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein, e l’assessore allo Sviluppo economico, Lavoro e Formazione, Vincenzo Colla-. Le famiglie non possono essere lasciate sole nei mesi estivi, a maggior ragione in un anno come questo in cui come non mai si sono trovate ad affrontare, le donne soprattutto, le estreme difficoltà di conciliazione dei tempi di vita e lavoro, svolto in tanti casi in smart working”.
Lavoro di rete e massima sicurezza
“Per dare risposta alle esigenze giuste e comprensibili delle famiglie- aggiungono Schlein e Colla- ci siamo messi al lavoro, con la collaborazione di tutti i soggetti interessati, della sanità regionale e del Governo, con cui abbiamo avviato una specifica interlocuzione per valutare l’aggiornamento dei Protocolli di sicurezza già esistenti. Naturalmente i Centri riapriranno nelle condizioni di massima sicurezza possibile per i bambini, le famiglie e il personale impegnato in questa attività, la cui tutela rimane il nostro obiettivo prioritario”.