Ragazzi, la parrocchia pensa a noi!
Doposcuola per ri-costruire sostegno allo studio e relazioni interpersonali. Tanta la voglia di riprendere non appena sarà possibile
Si può dire, con una battuta, che la parrocchia di San Possidonio abbia anticipato, in qualche modo, il contenuto della lettera del Vescovo Erio Castellucci, inviata ai parroci nel gennaio scorso, con la proposta di implementare le attività di doposcuola in pandemia. Già dall’estate scorsa, infatti, grazie al contributo assegnato dalla Diocesi di Carpi tramite il fondo 8xmille Emergenza covid-19, la parrocchia, guidata da padre Sebastiano Giso, ha riattivato il centro estivo, interrotto dopo il terremoto del 2012, accogliendo gratuitamente gli alunni delle elementari le cui famiglie non avevano le risorse per iscriverli. Un’attività di focus didattico – dunque di sostegno ai compiti – maanche relazionale, per stimolare ed aiutare questi bambini, per lo più residenti in zone isolate dal paese, a socializzare dopo la lunga chiusura delle scuole.
“I genitori ci hanno molto ringraziato per quanto si è potuto fare per i loro figli – spiega Giulia Guidetti, insegnante del gruppo degli educatori -, anche con la collaborazione del Comune che ha messo a disposizione un mezzo di trasporto. Da parte nostra tutto si è svolto con grande cura per le norme stabilite dal Protocollo sanitario e con il coinvolgimento di insegnanti e giovani studenti, oltre che di volontari che hanno dato una mano nella sanificazione”. Nello stesso tempo, il centro estivo ha permesso di conoscere meglio varie problematiche dei bambini e delle famiglie, così come di aprire nuovi percorsi di integrazione multiculturale.
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