Pronti a ripartire con nuovo slancio
Accordo quadro raggiunto per la “Goldoni-Keestrack”. La soddisfazione per la soluzione e la vicinanza del vescovo Erio Castellucci
Esprimo viva soddisfazione per la soluzione individuata per garantire l’occupazione ai lavoratori dell’azienda Goldoni-Arbos e ringrazio tutti i soggetti istituzionali che si sono prodigati in questi lunghi mesi di trattative”. Il vescovo di Carpi e arcivescovo di Modena-Nonantola, monsignor Erio Castellucci, così commenta la notizia del raggiungimento dell’accordo per la nuova “Goldoni-Keestrack”, accordo quadro che lo scorso 1° marzo i lavoratori della Goldoni hanno approvato all’unanimità e che si pone come necessario per il trasferimento nella New.Co. Goldoni/Keestrack.
di Maria Silvia Cabri
In base all’accordo, dei 179 dipendenti, 110 saranno trasferiti in continuità alla nuova società, senza alcuna interruzione del rapporto di lavoro, mentre per i 69 lavoratori in esubero garantita la cassa integrazione a zero ore per i prossimi 12 mesi, al termine della quale, in caso di cessazione del rapporto di lavoro, sono previsti una serie di incentivi all’esodo. “La gestione di questa crisi industriale – aggiunge monsignor Castellucci – può essere vista come un segno di quella ‘rigenerazione’ delle relazioni economiche e sociali che il contesto della pandemia esige soprattutto da parte di chi ha responsabilità.
È un segno di speranza e sono contento per i lavoratori e per le loro famiglie per la ritrovata serenità. Dal nostro incontro del febbraio scorso li ho accompagnati con la preghiera e abbiamo condiviso l’auspicio di un esito positivo della loro situazione nella notte di Natale in Cattedrale”. Lo scorso anno, a fine febbraio, monsignor Castellucci aveva infatti incontrato in Vescovado una deleverrà gazione di lavoratori della azienda Goldoni Arbos, insieme al loro rappresentante sindacale della Cigl, Angelo Dalle Ave. Presente all’incontro anche il vicario generale monsignor Ermenegildo Manicardi.
A fronte dell’accorso siglato con Keestrack e dei 179 verbali individuali firmati dai lavoratori, ora si attende la decisione del Tribunale e l’esito dell’adunanza dei creditori che dovrebbe svolgersi il 18 marzo.
La prudenza dei sindacati
Da parte loro, i sindacalisti che hanno seguito la vertenza, Massimo Occhi della Fim/Cisl Emilia Centrale e Stefania Ferrari, Massimo Valentini e Angelo Dalle Ave della Fiom/ Cgil Modena, propendono per un atteggiamento di prudenza: “Dopo l’incontro con i vertici di Goldoni avvenuto l’11 marzo, si può ormai affermare che il più è stato fatto, ma per i lavoratori della Goldoni non è ancora il momento di festeggiare.
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